Chapter four

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Mentre tornava ad Hogwarts, Hermione incontrò Ron per strada.

 -Mione!- la chiamò il rosso, correndole incontro.

 Hermione sorrise e lo abbracciò per salutarlo. Cominciarono a camminare vicini, mentre lui la scrutava con le scure ma intense iridi blu.

-Posso farti una domanda?- chiese timido Ron, fermandosi: la ragazza annuì con il capo.

-Ma con chi cavolo ti cacci ogni volta? Io ed Harry spesso non ti troviamo!-  

Hermione ebbe un sussulto: -con nessuno, vado in giro a camminare!- mentì quindi, vaga. 

-Con chi pensavi che fossi?- domandò poi la ragazza, curiosa di sentire qualche sua ipotesi.

-Beh, ho un'idea, ma non ridere troppo forte: dato che tu e Malfoy vi scambiate spesso sguardi, ho pensato fosse lui!- ridacchiò il ragazzo, grattandosi la nuca.

-Ma come ti viene in mente?- rise la Grifona, scuotendo il capo.

-Lo so, sarebbe bizzarro!- rise con lei, il rosso.

-Già, bizzarro...- sospirò Hermione, facendosi seria e guardando a terra.

-Comunque, penso che, uhm... ci stiamo allontanando un po' troppo.- confessò, lui.

Hermione lo guardò, meravigliata: non pensava che Ron avesse potuto notare un allontanamento quasi inesistente. D'altro canto, però, sapeva che avesse ragione, il loro rapporto si era assai affievolito.

-Non che sia così grave ma, ehm... ecco, credo che tu abbia capito.- sussurrò il rosso, impacciato.

La ragazza lo abbracciò, quasi intenerita dalla sua timidezza. Si staccarono dall'abbraccio, e le loro labbra quasi si sfiorarono: la prima ad accorgersene fu la ragazza, che si allontanò rapidamente.

-Scusa,- si scusò mortificato il rosso, -ho perso l'equilibrio...-

-Tranquillo.- sorrise lei, dandogli una pacca amichevole sulla spalla.

Draco in lontananza aveva visto tutto, ed era infuriato senza saperne il perché: era forse geloso?

No, non di una come lei, ne era certo, ma vedere Hermione e Ron che quasi si baciavano lo aveva riempito d'ingiustificabile rabbia. Forse era così felice di aver finalmente trovato un'amica con cui parlare che aveva paura di perderla dopo poco. 

Ron se ne andò salutando, Hermione con la mano. Draco, approfittando della temporanea solitudine della ragazza, le corse incontro. Non la salutò nemmeno.

-Che voleva quello?- chiese acido.

-E' mio amico e stavamo facendo due chiacchiere. E poi che t'importa?- borbottò irritata Hermione, in risposta.

-A me sembra che qualcosa volesse, dato che ha tentato di baciarti.- tuonò brusco il Serpeverde, senza rispondere alla domanda appena posta dalla ragazza.

-Ma cosa ti prende? Sembri geloso...- 

Draco non si permise un tale affronto, così le rispose a tono, quasi lo avesse insultato.

-Io geloso di una lurida mezzosangue come te? Mai!- urlò Draco, liberando tutta la rabbia che teneva dentro. 

Dopo questa frase c'era un silenzio tombale, ed Hermione lo guardò con sguardo pieno di disprezzo, odio e delusione: gli voltò le spalle e se ne andò, ferita. Draco d'altronde si era appena accorto di quello che avrebbe potuto avere, ovvero un'amica. 

La rincorse affannosamente, ed era un comportamento insolito da parte sua: -Aspetta, non volevo dire quello!- Urlò, quasi disperato.

Draco la raggiunse e l'afferrò per il polso: -non mi toccare!- disse severamente la ragazza togliendosi dalla sua presa e continuando a camminare rapidamente.

Ti amo, ed è colpa mia. (in correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora