Epilogue:

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-Dopo quella notte turbolenta, Draco restò in ospedale per due settimane. Si riprese in fretta, fortunatamente, e in questo lo aiutai moltissimo, io. Andavo in ospedale ogni giorno: mi prendevo cura di lui, gli accarezzavo i capelli per farlo addormentare e mi sdraiavo accanto a lui durante la notte. Harry, invece, venne processato a tre anni di carcere per guida in stato di ebrezza e per aggressione; si sospettava fosse tentato omicidio, ma parlai alla polizia e dissi loro che le sue intenzioni non erano assolutamente quelle. Una volta che Draco uscì dall'ospedale si trasferì a casa mia, ed io chiusi tutti i contatti con la mia collega Jacqueline, riuscendo in seguito a farla licenziare.-

I miei occhi diventano lucidi, mentre racconto alla mia Margot la storia mia e di suo padre.

-Mamma, stai piangendo?- mormora la piccola.

Si mette in ginocchio sul materasso e porta le manine sul mio viso, asciugandomi le lacrime di commozione che scendono dai miei occhi.

-No, piccola, la mamma sta bene. Sto piangendo perché sono tanto felice di avere te e papà nella mia vita.- sorrido, asciugandomi le lacrime col dorso della mano.

Margot schiaccia il viso paffuto nell'incavo del mio collo, mentre io le accarezzo i capelli color biondo cenere. I capelli sono dello stesso colore di suo padre, ma è l'unica cosa che ha ereditato da lui: i suoi delicati lineamenti li ha ereditati da me, così come i grandi occhi color nocciola e il naso piccolo, spruzzato di graziose lentiggini.

-E dopo quanto vi siete sposati, mamma?-

-Beh, ci siamo sposati...-

Non appena la piccola sente il rumore delle chiavi che girano nella serratura balza in piedi, salta giù dal letto e corre verso la porta, smettendo di ascoltarmi. Quando quest'ultima si apre entra in casa Draco, che prende Margot in braccio e le bacia la testa.

-Mamma mi stava raccontando la vostra storia, lo sai, papà?- squittisce poi la biondina, dimenandosi entusiasta nelle forti braccia del padre.

Io sorrido, mi alzo dal letto e gli vado incontro, baciandogli le labbra numerose volte.

-Ah sì? E cosa ne pensi, Margot?- chiede Draco, cercando un contatto visivo con lei.

-Voglio qualcuno che mi ami come vi amate voi due.- sbuffa lei in risposta, incrociando le piccole braccia contro il petto e facendo sporgere il labbro inferiore.

Gli occhi azzurri di Draco incontrano i miei, e un brivido scorre lungo la mia schiena.

-Tu meriti di meglio, fidati.- sussurra.

-Ma tu sei il meglio, papà!-

Mi allontano dai due, e mi dirigo in camera. Afferro il mio vecchio diario segreto e mi soffermo su vecchia pagina di diario che avevo scritto quando andavo ancora a scuola, ad Hogwarts.

"Caro diario, mi sono illusa su quel cretino.

Il fatto è che forse davvero l'odio vince sull'amore, forse davvero avevo creduto di odiarlo tanto era l'amore che provavo per lui, ma non posso farci niente: noi, non possiamo farci niente.

Forse sono tutte menzogne, forse sta giocando con me come fa con tutte, e presto si stancherà, ma io di quei due occhi azzurri come il cielo e grigi come l'asfalto mi sono innamorata, ed è la cosa peggiore che mi possa capitare.

Lui, è la cosa peggiore che mi possa capitare, e mi rifiuto di accettare il fatto che per me significhi così tanto. La mia felicità dipende da un idiota come lui, da un idiota come Draco Lucius Malfoy."

Sorrido, mi asciugo una lacrima e chiudo il diario, scuotendo il capo: non posso credere che io quel cretino me lo sia sposato.

-Ehi.-

Alzo lo sguardo e vedo Draco che mi osserva, con un sorrisetto stampato in volto.

-Ciao.- rispondo, sospirando.

-Perché hai pianto, mentre raccontavi la nostra storia a Margot?-

Abbasso lo sguardo e gioco con la copertina rigida del diario.

-Insieme abbiamo passato tanti momenti, la maggior parte dei quali sono spaventosi. Non mi sembra vero che finalmente stiamo vivendo felici, colmi di serenità e fierezza nei confronti della nostra piccola che ci rende sempre più orgogliosi.-

Draco mi afferra le mani ed incastra gli occhi nei miei, sorridendomi.

-Però tutto questo è vero, Hermione. Ed io ti amo ogni giorno come se fossimo ancora a scuola, come se io ti guardassi per la prima volta. Ti amo da morire.-

Afferro il suo viso pallido fra le mani tremanti e lo bacio, sorridendo subito dopo.

-Ti amo anch'io, Draco, con tutto il cuore.-

Ebbene sì, ragazzi, "Ti amo, ed è colpa mia" è giunta al termine. La storia comunque è ancora in correzione, dato che devo correggere tantissime cose contenute nei primi capitoli, avendoli scritti molto tempo fa. 

Non posso credere che non aggiornerò più questa storia, e mi spezza il cuore doverla concludere, ma prima o poi avrei dovuto farlo, no? 

Ringrazio vivamente coloro che mi hanno seguita e sostenuta da quando ho iniziato a scrivere le prime righe del primissimo capitolo, e ringrazio anche i nuovi lettori, perché senza di voi scriverei a vuoto. Continuo a scrivere gli altri miei libri, quindi se vi va passate a dare un'occhiata a quelli.

Vi voglio un gran bene, siete una parte fondamentale della mia vita. Vi abbraccio forte e vi mando un grande bacio. 

Ti amo, ed è colpa mia. (in correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora