Il giorno dopo, fui svegliata dalla voce assonnata di Luna.
-Questa notte come mai sei tornata a quell’ora?- chiese, sedendosi sul bordo del mio letto. La osservai per un attimo, in difficoltà, decidendo se mentire o meno.
-Sono restata più del previsto in biblioteca.- mentii, alzando le spalle. –Sai com’è, quando comincio a leggere mi perdo in ogni parola, in ogni immagine…- lasciai la frase in sospeso, sperando che credesse in ciò che avevo detto. Rise, scuotendo il capo.
-Perché ridi?- chiesi, nervosa.
-Hermione, Hermione.- canzonò. –Posso sembrare ingenua, ma non lo sono.-
Mi accigliai, facendo finta di non capire ciò che stava dicendo.
-Cosa intendi?-
-Credi che non le ho sentite le voci fuori dalla porta? Con chi eri?-
-Ma che voci, ero da sola!- mentii ancora. Mi accorsi che stavo cominciando ad agitarmi.
-Preferirei che smettessi di mentirmi, Herm.- sospirò.
I suoi occhioni azzurri mi facevano sentire terribilmente in colpa; Luna era una di quelle persone che non meritava bugie, così decisi di raccontarle tutto, patto compreso.
-Aspetta, aspetta: ma stai parlando di Draco? Draco Malfoy?- chiese, sbalordita, alla fine del mio racconto. Annuii.
Era naturale che avesse reagito così: io e Draco ci eravamo odiati, da sempre, e il fatto che adesso avessimo addirittura stabilito un patto di quel tipo era strano anche per me, e se fossi stata in lei avrei reagito anche peggio. Insomma, stavamo parlando di me e Draco, Draco Malfoy, quello stesso Draco che per anni mi aveva obbligata ad essere vittima delle sue vigliaccate.
-Scusa la domanda poco carina, Hermione, ma non pensi sia una cosa di cui un po’ bisognerebbe vergognarsi?- chiese Luna, mantenendo un tono di voce basso ed innocente. La guardai per un secondo, capendo che si era impegnata per non ferirmi con quelle parole.
-Luna, il fatto è che me ne vergono, e non sai nemmeno quanto.- sospirai, prendendomi il viso tra le mani.
-E allora perché non annulli tutto questo?-
Ci riflettei per un attimo: perché non annullavo tutto? Semplice, perché quel tutto mi piaceva, a volte.
-Draco si arrabbierebbe.- risposi.
-Non dovresti farti comandare da lui, tesoro.-
-Lo so Luna, lo so.- sbuffai, passandomi le mani sul viso.
Draco mi stava rovinando con quello stupido patto, ma per qualche strana ragione non volevo porvi fine, non volevo porre fine a ciò che eravamo. Nonostante mi avesse ferita innumerevoli volte il mio cervello sembrava non capire che dovevo stargli lontano.
Anzi, forse il mio cervello ci era arrivato, ma ero io a non volerlo capire. Man mano che il tempo passava cominciavo a pendere sempre di più dalle sue labbra, ad essere dipendente da tutto ciò che faceva.
I miei occhi erano come offuscati da una semplice persona, una persona che però tanto semplice non era. I suoi modi di fare, purtroppo, erano quelli che erano.
Draco non era certamente il padre che avrei desiderato per i figli che un giorno avrei scelto di avere, ma solo vederlo mi rendeva felice.
***
Le ore di lezioni passarono piuttosto lentamente, quella mattina, e per me che adoravo ogni singola materia insegnata ad Hogwarts era davvero strano. All’ora di pranzo mi sedetti al tavolo con Ron, Harry e Luna, com’era solito facessimo.
-Riccioli d’oro, sveglia!- richiamò la mia attenzione il rosso, schioccando le dita.
-Eh?- chiesi, scuotendo il capo per riprendermi da uno stato improvviso di trance.
-Ti ho chiesto se puoi passarmi il sale.- alzò gli occhi al cielo.
Annuii e glielo passai, rapidamente, guadagnandomi un “grazie” da parte sua.
Poggiai gli occhi sul tavolo dei Serpeverde e vidi una ragazza davvero bella parlare con Draco. Li vedevo ridere, e riuscivo a sentire l’irritante risatina da oca di lei.
-Chi è quella che fa comunella con Malfoy?- sussurrai all’orecchio di Luna.
-Daphne.- disse. –Daphne Greengrass.- precisò poi.
Strinsi i denti, chiudendo gli occhi, cercando di calmare un improvviso sentimento che sembrava continuare ad invadermi la mente.
-Sei gelosa?- mi chiese, Luna, con un ghigno in faccia.
-Io gelosa di lui? Ma che dici!- borbottai, lasciando forse intravedere la mia rabbia.
Ero gelosa? Ero davvero gelosa di un ragazzo come lui?
-Ragazzi, che ne pensate di Daphne Greengrass?- chiesi ad un tratto, mentre Harry e Ron alzarono gli occhi su di me come se avessi appena bestemmiato.
-E’ una bella ragazza, ma mi hanno detto che è una tipa facile.- rispose Harry, alzando le spalle e continuando a mangiare.
-Concordo.- commentò Ron, accodandosi all’amico.
Sbuffai e ripresi a mangiare, continuando a tenere lo sguardo fisso su quella dannata civetta della Greengrass.
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Ti amo, ed è colpa mia. (in correzione)
Fanfic"Il fatto è che forse davvero l'odio vince sull'amore, forse davvero avevo creduto di odiarlo tanto era l'amore che provavo per lui, ma non posso farci niente: noi, non possiamo farci niente. Forse sono tutte menzogne, forse sta giocando con me come...