*Draco's POV*
Ero andato al suo studio alle sei del mattino, ma lei non c'era, nonostante le avessi scritto un SMS che diceva:
A: Hermione.
Ciao, Hermione. So che non ti va affatto di vedermi ma sto venendo al tuo studio: spero di vederti. Ci conto.
C'era soltanto una ragazza bruna, molto probabilmente mulatta, che stava mettendo delle riviste nella sala d'aspetto. Mi guardò, incuriosita, e venne ad aprirmi.
-Salve, signore. Posso aiutarla?-
Per rompere un po' il ghiaccio feci una battuta.
-"Signore"? Ti sembro così vecchio?-
Lei rise, mostrando i suoi splendenti denti bianchi. Si appoggiò poi allo stipite della porta e mi guardò incuriosita.
-Allora, di cosa hai bisogno a quest'ora?-
-Cercavo, uhm...- stetti in silenzio per qualche attimo, pensando che mai avrei detto una cosa simile. –Hermione. Hermione Granger.-
-Oh,- s'illuminò subito lei, -Hermione, la mia collega. Sei un suo paziente?-
-No, ecco, io... sono solo un suo amico.-
Queste parole mi fecero più male di quanto avrebbero dovuto.
Lei si fermò improvvisamente e mi guardò da capo a piedi.
-Mi dispiace, ma Hermione oggi non verrà al lavoro. Ha un giorno libero.-
Il cuore quasi mi fece male perché avrei tanto voluto vederla, in quel momento. Abbassai il capo, sconfitto.
-D'accordo, allora... in caso per qualche strana ragione si presentasse potresti dirle che Draco ha fatto un salto qui?-
La ragazza sorrise, annuendo con il capo. Mi restò a guardare ancora per qualche attimo, mettendomi un po' a disagio.
-Comunque io sono Jacqueline, la sua collega.-
Fece un sorriso a trentadue denti ed allungò la mano, aspettando che io l'afferrassi.
-Piacere.- sorrisi.
Restammo a parlare per qualche attimo, ma non ero affatto concentrato: nella testa avevo soltanto Hermione.
*Hermione's POV*
-Hermione, ci sei?-
Mi risvegliai improvvisamente dai miei pensieri, trovandomi di fronte la mia collega Jacqueline. Non riuscivo a smettere di pensare alla sera precedente nemmeno al lavoro.
-Sì, stavo solo... pensando.-
Mi sistemai meglio sulla mia sedia di pelle, raggruppando tutti i fogli che erano sopra la scrivania. Osservai il mio telefono sulla scrivania, giocando con la scocca in metallo. Erano passate ore ed ore da quando Draco mi aveva inviato quell'SMS, e non si era ancora presentato.
-Lo vedo.- rise, lei.
Quando stava per uscire dall'ufficio la chiamai, facendola voltare.
-Sì?- chiese, fermandosi sull'uscio della porta.
-Oggi è per caso passato qualcuno che mi cercava?-
Jacqueline ci pensò su per un attimo, per poi scuotere il capo.
-No, perché? Chi stai aspettando?-
Sospirai, lasciandomi andare sulla sedia in pelle.
-Nessuno, Jacqueline. Proprio nessuno.-
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Ti amo, ed è colpa mia. (in correzione)
Fanfiction"Il fatto è che forse davvero l'odio vince sull'amore, forse davvero avevo creduto di odiarlo tanto era l'amore che provavo per lui, ma non posso farci niente: noi, non possiamo farci niente. Forse sono tutte menzogne, forse sta giocando con me come...