Chapter fifty - six

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Arrivammo in un bungalow sulla spiaggia, abbastanza isolato. Era piccolo, con un bel porticato, attorno a noi solo il rumore del mare e l'oscurità. Álvaro prese delle chiavi dalla tasca ed aprì la porta. Dentro era molto accogliente ma semplice. Una piccola cucina, un divano... Álvi mi prese in braccio mentre mi portava dentro. Attraversò l'abitazione fino ad arrivare ad un bellissimo letto a baldacchino. Senza dire nulla mi adagiò sul letto, mi fissò con lo sguardo furbo ed iniziò a spogliarmi. Io feci lo stesso ed in un attimo fu sopra di me. Era mio marito. Era una sensazione bellissima. Lui mi apparteneva ed io gli appartenevo. Era ancora più bello.
La mattina un raggio di sole arrivò a svegliarci. Eravamo ancora abbracciati. Sentivo il suo respiro, il suo cuore che batteva. Era bellissimo dormire appoggiata sul suo petto. Mi baciò i capelli e mi disse che mi avrebbe preparato la colazione. Era una visione vederlo girare cosí per casa, il suo corpo perfetto... Poi mi disse che se mi faceva piacere potevamo fare colazione fuori, guardando il mare. - Dobbiamo vestirci, però - disse sorridendo. Poi aggiunse - Ma se vuoi, poi possiamo spogliarci di nuovo... -
- Ma quanto possiamo stare qui? - chiesi.
- Tutto il tempo che vuoi, questo bungalow è nostro, è il mio regalo per te. Ci serviva una base in Spagna! Cosí il nostro piccolo potrà giocare sulla spiaggia!-
- Wow, grazie! È stupendo! Un sogno! -
- Beh, tu mi hai fatto un regalo ancora più grande- mi disse baciandomi.
Ci vestimmo e uscimmo sul portico, dove c'era un dondolo in legno appeso al soffitto. Facemmo colazione, poi lui si mise a comporre ed io mi distesi sulle sue gambe a guardare il mare.

Non credevo nel destino - Fanfiction su Alvaro SolerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora