Chapter twenty-seven

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Il mattino dopo una macchina nera mi aspettava davanti casa. Álvaro non l'avevo più sentito, ma il telefono non aveva smesso un secondo di squillare. Maledetti giornalisti di gossip. Avevano chiamato anche a casa. I miei era scioccati. Avevano dovuto staccare il telefono. E a breve la stampa sarebbe arrivata anche sotto casa; dovevo partire subito. Altra notte passata in bianco, avevo la faccia più stropicciata che avessi mai visto. I miei erano preoccupati, ma dissi loro che era stata solo un'incomprensione ed avrei sistemato tutto. Il viaggio fu lungo, almeno fossi riuscita a dormire... Arrivammo sul lago in tarda mattinata. La vista dalla strada panoramica era mozzafiato. E quando arrivammo alla villa rimasi sbalordita. Una dimora ottocentesca con un magnifico giardino alla francese... Un sogno, se io e Álvaro non avessimo litigato. Sarebbe stato bello essere stata qui con lui, ieri. Chissà che foto meravigliose avevano scattato. Ma lui era lì con Karin, non con me. Forse era un presagio del nostro futuro.
Scesi dall'auto ed entrai nell'enorme salone. Lo vidi e mi si gelò il cuore. Era di spalle, con la tipa odiosa che aveva il suo lungo braccio affusolato attorno alla vita di Álvi. Volevo già scappare.
Quando il mio ragazzo, se ancora lo era, si voltò, il suo sguardo,di solito cosí caldo, era gelido e sofferente. Congedò le persone con cui stava parlando, che non conoscevo, e mi venne incontro. Poi mi portò in una saletta.
Silenzio.
Eravano seduti una di fronte all'altro.
Iniziò lui. - Lo sai che il settimanale per cui stavo scattando lo shooting ora vuole una dichiarazione in merito a questo? Oggi dovevamo registrare l'intervista, cosa devo dire?? -
- La verità- risposi.
- E quale sarebbe questa verità? -
- Te l'ho detto, io stavo dormendo quando ha scattato quella foto.. -
Si alzò e andò alla finestra. - Non so se crederti, non lo so più.. Mi hai messo in una situazione.. Eri da sola con quel tipo! Ti rendi conto? -
- Lo so, lì ho sbagliato, pensavo fosse un amico... -
- Il tuo caro amico sta già rilasciando dichiarazioni! -
- No non è possibile- sbiancai.
In quel momento la porta si aprì e senza nessun imbarazzo Karin ci interruppe.
- Álvi? Ti aspettano quelli della tv locale giù - e fece una smorfia con la bocca. Odiosa. Álvaro le sorrise.
-Arrivo - disse. Perchè era sempre cosí educato? O c'era qualcosa di più?
Mi lasciò lì sola, a guardare fuori il lago che spendeva sotto il sole, senza vederlo davvero. Ormai non vedevo più niente, solo un tunnel buio da cui non sapevo come uscire.

Non credevo nel destino - Fanfiction su Alvaro SolerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora