Chapter twenty - six

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Il cuore mi batteva all'impazzata. Avevo paura di rispondere. Cosa mi avrebbe detto? Mi avrebbe creduto?
Ma non potevo far altro che rispondere e sperare. -Pronto? Álvi? - dissi con voce tremante, sul punto di scoppiare a piangere. La sua voce era dura. - Devi dirmi qualcosa? Forse in merito a quel ragazzo che era con te oggi? -
- Álvaro, posso spiegarti, spero che mi crederai... -
- Ok, sentiamo- mi disse con eccessiva calma. Ma lui era cosí. Calmo anche quando dentro stava per esplodere.
- Quella foto... Non è vera.. Io mi ero addormentata perchè stanotte ho dormito pochissimo a causa tua.. E Nicola ne ha approfittato perchè è innamorato di me e vuole che ci lasciamo... -
- Allora.. Perchè avresti dormito poco per colpa mia?? E se sai che questo è innamorato di te perchè sei da sola con lui??
- Lo so Álvi, ho sbagliato... Va tutto storto... Tu hai quella tipa che ti gira intorno.. Ed io ci ero rimasta male... Poi non avevi risposto al messaggio e sapevo che eri con lei.. -
- Sí, ma è lavoro! Lo capisci?? - il tono di voce si stava alzando. Avevo paura.
- Lo so, è colpa mia, scusa... Nicola mi ha chiamato oggi e pensavo che fare un giro mi avrebbe fatto bene... Pensavo mi volesse essere amico! -
- Senti... Posso anche crederti... Ma mi ha fatto molto male vedere quella foto... Poi uscirà sui giornali, verrà fuori un disastro, lo sai... A me sai che non importa, ma hai sottovalutato la situazione. È il mio lavoro, sai quanto ci sto investendo. Non pensavo potessimo trovarci in una situazione cosí... Devo sentire David cosa mi consiglia di fare.. -
Le lacrime ormai stavano scendendo sulle mie guance. Avevo paura di sentire altre parole da lui. Mi aveva ferito il fatto che avesse messo davanti ai sentimenti il lavoro... Lo potevo capire.. Ma faceva male.
- Ok, io credo che dovremmo parlarne di persona. Mi raggiungi? - disse.
- Dove? - chiesi debolmente.
- Sul Lago di Como, come ti avevo detto. Ti manderò una macchina domani mattina. Tu nel frattempo non rispondere a nessun giornalista, ok? - e riagganciò.
Guardai Nicola che faceva finta di niente. Gli chiesi di portarmi immediatamente a casa e dissi che quella sarebbe stata l'ultima volta che mi avrebbe visto, perchè mi aveva rovinato la vita. - Ho combinato un casino, vero? - disse. - Non pensavo... Mi stanno già contattando dei giornalisti... Mi dispiace... -
- Non me ne faccio niente ora delle tue scuse! Almeno elimina quel post! -
- Hai ragione... Ora lo tolgo... Non so cosa mi è preso.. Non avevo idea.. -
- Basta Nicola, non ti voglio più sentire. Portami a casa. -
E partimmo nel silenzio più totale, ma con la testa che mi scoppiava.

Non credevo nel destino - Fanfiction su Alvaro SolerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora