Chapter thirty - four

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Passai l'intera giornata lì a non far nulla. A non pensare. A non sperare. Mi sentivo vuota.
Avevo spento il cellulare perchè aveva pochissima batteria, e perchè non volevo rispondere a nessuno. Quando cominciò a far buio, mi posi il problema di dove passare la notte. Accesi il cellulare e trovai venti chiamate di Álvi e dieci da David. Ma cosa voleva da me?? Poi vidi un suo messaggio. "Sara chiamami che voglio dirti la verità".
Che verità aveva David per me?? Il cellulare lampeggiò per la carenza di batteria. Provai a richiamarlo ma il telefono si spense. Non ricordavo il suo numero. Che incubo.
Iniziai a camminare velocemente verso un bar. Dovevo fare qualcosa.
In quel quartiere i bar erano tutti gestiti da cinesi. Niente contro di loro, ma speravo mi capissero se chiedevo la cortesia di caricare il cellulare. Per fortuna nel mio zaino avevo portato il carica cellulare.
Dopo dieci minuti di tentata spiegazione, gentilmente mi indicarono una presa elettrica. Finalmente! Avevo un'ansia tremenda. Trovai altre chiamate di Álvi. Cercai immediatamente il numero di David e chiamai. Non rispondeva.
Intanto anche se non avevo fame sbocconcellai qualcosa, con lo sguardo fisso sullo schermo. Finalmente stava squillando. Era David.

Non credevo nel destino - Fanfiction su Alvaro SolerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora