Chapter fifty - eight

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Quando mi svegliai, ero in una stanza che non riconobbi e ci volle qualche minuto per ricordare cosa fosse successo. Vidi Álvaro accanto al letto. Il suo viso era serio. Lo sguardo tradiva l'arrabbiatura. Non era una persona che si arrabbiava facilmente, poche volte lo avevo visto perdere le staffe. Ma quando succedeva, era meglio non averci a che fare. Iniziò a parlare con un tono duro.
- Ti sembra di esserti comportata da persona responsabile?? Sei incinta, caspita! Pensa anche al nostro bambino prima di fare colpi di testa! - aveva alzato la voce. Risposi -Ma tu non mi hai detto la verità! -
- Ho aspettato a dirtelo perchè probabilmente è tutta una montatura! Lo sai anche tu che persona è! Una psicopatica! E ancora le dai retta! - si alzò sbuffando e passandosi le mani tra i capelli.
In quel momento capii che aveva ragione. Non avrei dovuto reagire cosí. Avremmo potuto perdere il nostro bambino. Chiesi in sussurro -Il bambino sta bene, vero? -
Mi guardò gelido - Sí per fortuna. Hai avuto una minaccia di aborto. Ma il pericolo è rientrato, siamo arrivati in tempo. Ti hanno fatto l'ecografia, sta bene. E sono riusciti anche a vedere il sesso-
-Oddio, ed io mi sono persa tutto questo! Allora?? -
Il suo sguardo si addolcì. Si sedette sul letto accanto a me.
- Secondo te? - mi chiese con un sorriso.
- Maschio! -
- E invece abbiamo sbagliato amore! È una bella femminuccia! -
Scoppiai a ridere. - E tu che eri convintissimo che fosse maschio!-
- Ora inizieremo a pensare al nome-
- Sofia? - risi.
- No, ci ho già scritto una canzone. Ci vuole un nome nuovo, così potrò dedicarle una canzone, e sarà la più bella che abbia mai scritto-
-Ne sono sicura- gli dissi -sarà cosí-.

Non credevo nel destino - Fanfiction su Alvaro SolerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora