Chapter nineteen

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La vita con lui era perfetta. Tutto in noi era un'armonia che non avrei mai immaginato. Lui voleva rendere felice me ed io lui. Ma questo paradiso non sarebbe durato a lungo, lo scoprii presto. Avevo intuito dagli sguardi obliqui del suo manager che la nostra storia era un impedimento alla sua carriera. David, cosí si chiamava, all'inizio non disse nulla, ma man mano che passavano i mesi quando si trovava in mia presenza mi faceva capire senza molti sottintesi che ero di troppo. Davanti ad Alvaro non diceva nulla, sapeva che si sarebbe arrabbiato. E non poteva rischiare, era la sua gallina dalle uova d'oro. Anch'io non dicevo niente ad Alvi, non volevo creargli problemi. Ma man mano che passavano i mesi la situazione si faceva sempre più pesante.
Arrivò la sera di una premiazione molto importante. Alvaro era agitatissimo, aveva lavorato come un matto nell'ultimo periodo e ci credeva molto. Io ero orgogliosa di lui. Quella sera era elegantissimo, non c'era donna che non lo squadrasse da capo a piedi. Non potevo farci niente, era di una bellezza disarmante, anche se lui non se ne rendeva conto. Io aspettai nei camerini, pregando per lui, mentre lui era seduto in platea con David. Avevo deciso io di non partecipare, era il suo lavoro, i riflettori dovevano essere tutti per lui.
Ma purtroppo non vinse. Non ce lo aspettavamo. Alvaro tornò in camerino con un sorriso triste. David appena ne ebbe l'occasione disse che la colpa era mia. Sentii crollare addosso a me tutta l'ansia, la tensione, il peso che avevo portato per tutti quei mesi. Appena sola scoppiai in un pianto inconsolabile.

Non credevo nel destino - Fanfiction su Alvaro SolerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora