Chapter three

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Mi stava già venendo l'ansia. Non capivo più dove fossi e non c'era più nessuno in quel lato dello stabile. Non sapevo se andare avanti o tornare indietro, il cellulare non prendeva e la pausa stava per finire! Panico! Poi per fortuna sentii delle voci. C'era una stanza illuminata in fondo al corridoio. Pensai di chiedere indicazioni. Ma avvicinandomi mi resi conto che erano i camerini dei giudici e loro stavano uscendo, che vergogna! Da un lato volevo scomparire, dall'altro Lui era lì davanti a me con il suo sorriso dolce ed avevo il cuore in gola. Mi si avvicinò proprio Alvaro e mi chiese se ero lì per l'autografo. Io risposi che in realtà mi ero persa cercando il bagno. Che figura! Lui si mise a ridere, con quella sua risata inconfondibile, con quel sorriso magnifico... Lo stavo fissando. No, non potevo incantarmi a fissarlo. Mi disse che potevo usare il bagno del camerino visto che ormai ero lì. Era di una gentilezza disarmante. Ma che vergogna! Non era il massimo come primo incontro. Uscita dal bagno mi feci coraggio anche se volevo sprofondare e gli chiesi come stava andando il programma, se gli piaceva. Lui rispose entusiasta e poi mi disse:
- Tu sei seduta sugli spalti alla mia destra, vero?
Oddio, mi aveva notato!
Risposi di sì e mi disse che prima mi aveva visto, che anche l'altro giudice aveva detto che ero molto carina e si mise a ridere. Un sogno. Arrivò anche l'altro giudice e ci vide.
- Bravo Alvaro, ti sei già trovato qualcuno per il dopo registrazione! Ma bravo lui! Si prende le più carine!
- Scusalo, lui è un po' cosí ma non è male come ragazzo- mi disse Alvaro divertito.
- Bravo fammi una bella pubblicità collega! - e l'altro giudice se ne andò.
- Ora devo andare anch'io perchè dobbiamo registrare, sai la strada per tornare al tuo posto?
- Ehm no, mi sa di no.
- Allora seguimi.
In quel momento mi venne in mente anche la povera Ale che doveva andare in bagno e non mi aveva più visto tornare... Ora le avrei raccontato tutto. Avevo Alvaro davanti a me, avrei voluto prenderlo per mano, abbracciarlo... Lui si voltò proprio in quel momento interrompendo i miei pensieri.
- Ecco, adesso prosegui di là e sei arrivata.
- Grazie mille Alvaro, scusa il disturbo... Ma almeno una foto assieme! Sono una tua fan, sai!
- Ah ok certo! - e ci mettemmo in posa per un selfie. Poi lui mi diede due baci sulle guance e si allontanò. Era finita la mia favola.

Non credevo nel destino - Fanfiction su Alvaro SolerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora