Gabriel si avvicinò a Juan e a me, che ci tenevamo per mano.
Se l'intento delle sue parole era stato quello di intimorirci, per far accrescere il nostro stato di allerta, era perfettamente riuscito.
" Mettiamoci in marcia.
Prima raggiungeremo la lingua di sabbia, dove potrete andare via da qui e meglio sarà per tutti.".
Iniziammo a camminare, con passo spedito.
Gabriel era davanti a noi.
Teneva in pugno, ben salda, la sua spada brillante.
Juan non lasciava andare la stretta della mia mano, nemmeno per un attimo.
Nella mano destra stringeva il pugnale d' argento, tenacemente.
Da quando aveva riacquistato la vista e le forze, era rientrato, perfettamente, nel ruolo del paladino, iperprotettivo, nei miei confronti.
Era ad un passo davanti a me.
La sua falcata, molto più lunga della mia, mi trascinava.
Era come se mi trainasse.
Riconobbi la strada, a me familiare.
La stessa che avevo percorso con Candore.
Diversamente da allora, però, non vedevo Ombre.
La luce che emanava dalla figura di Gabriel, ci aveva avvolto.
Questo ci rendeva invisibili alle creature del lato oscuro della Voragine Nera.
Nessuno dei tre parlava.
Dovevamo fare attenzione perché le nostre parole avrebbero potuto destare l'attenzione delle sentinelle.
Io non sapevo spiegare bene quello che provavo.
Avevo la netta sensazione che avrei sentito la mancanza di quel luogo.
Eravamo, nel frattempo, giunti al bosco, dove la prima sentinella, l'Ombra dell'Inganno, mi aveva fissato.
Così lungamente e attentamente, riconoscendomi, all'istante.
Avvertii un rumore, indistinto.
Mi parve come un vento leggero.
Ma ero solo io a sentirlo perché mi accorsi che i miei compagni non si erano minimamente scomposti.
Continuavano ad avanzare, risoluti.
Forse Delirio ci stava inseguendo ?
Una frase di Gabriel mi riportò nel mondo reale.
" Riposatevi per un attimo.
Sedete vicino a questa Fonte di Luce.
Siete al sicuro, qui le Ombre non potranno vedervi.
Vado in perlustrazione per vedere se la via è libera.
Voi rimanete qui.
Non muovetevi.
Tornerò tra poco.".
Juan si sedette.
La Voragine Nera doveva suscitare in lui ricordi terribili.
Per me era diverso.
Non avevo subìto la sua stessa sorte.
Avevo avuto incontri illuminanti, piacevoli, come Candore...
Fedeltà e Fides.
Per Juan non era andata così.
Per lui no.
Non potevo nemmeno immaginare quello che aveva passato.
Si nascose la testa fra le mani.
Mi sedetti accanto a lui e lo accarezzai sulle spalle, delicatamente.
Volevo lasciarlo rilassare, ma allo stesso tempo, volevo fargli capire che ero lì, per rincuorarlo.
Baciandolo sui capelli, gli dissi:
" Ti lascio riposare.
Stai tranquillo.
Veglierò io fino a quando Gabriel non sarà di ritorno.".
Mi alzai.
Inalai quell'aria pura.
Rivolsi il mio sguardo a quel cielo, metà plumbeo e metà sereno.
Osservai per l' ultima volta la luna ed il sole, che coesistevano, nello stesso cielo, allo stesso tempo.
Credo che quello fosse il mio modo di dire addio alla Voragine Nera.
Ormai potevo dire e ripetere quel nome.
Non mi incuteva più alcun timore.
Ero cambiata, davvero cambiata.
La timida, impaurita Angie non esisteva più.
Sarei tornata al mio mondo.
Ed avrei affrontato la mia quotidianità, molto più sicura.
Immagino che volesse dire proprio questo passare dall' età dell' adolescenza a quella adulta.
Appropriandomi delle mie certezze ed affrontando le mie paure.
Ma chi può dire, se esista, davvero, un limite tra la fragile incertezza adolescenziale e la lucida sicurezza dell'età matura ?
Sono convinta che quel confine non sia, poi, così netto.
Credo che abbia i contorni sfumati.
Perché sono sicura che entrambe le età coabitino, dentro di noi, in una continua, strenua lotta per la loro supremazia.
E sono certa che la nostra maturità non sia basata tanto nel veder trionfare, definitivamente, l'una o l'altra, quanto nel saper riconoscere ed accettare che le due opposte realtà si presentino, alternativamente.
In quanto tutto, dentro di noi, è né più né meno come quel luogo, dove coesistono il Bene con il Male, il sole con la luna, la colomba con il corvo...
Nel Dualismo Eterno.
Immutabile ed inamovibile.
Abbassai lo sguardo, vicino a quegli alberi, dove avevo visto, per la prima volta, le Ombre e...
Lo vidi.
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Antiqua - Res Obsoletae 2° libro della saga di "Antiqua"
Fantasy1° vincitore assoluto 2017, nella categoria "Miglior Ambientazione" nel concorso "Italian Writers Awrads", vedi"And the winner is", nel capitolo Believe in Magic Award e 1°premio Ambientazione, dedicato a MDChiery, con intervista. 78° in classific...