Capitolo XIX°- Il dono più prezioso- parte seconda

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Delirio era lì.

Con i suoi stupendi capelli, lunghissimi e neri, mossi dal vento.

Completamente ristabilito.

Il suo mantello ondeggiava, mettendo a nudo il suo torace scolpito, dove, però spiccava una cicatrice, testimone dell'attacco violento di Juan.

Si avvicinò a me, con il suo incedere maestoso.

Appena mi si accostò, scorsi anche un'altra cicatrice, proprio sotto all'altra, sotto all' occhio sinistro, sul suo bellissimo viso.

Stranamente, non avevo paura.

Lui se ne accorse e mi sorrise.

"Spavalda e fiera come sempre...".

Apostrofò.

Mi volsi verso Juan e fui stupita che non si accorgesse di nulla.

"Lui non potrà vedermi.

Non sentirà una sola parola né tua, né mia.

Né sospetterà il nostro incontro.

Tutto ciò che accadrà tra di noi, rimarrà un nostro, piccolo, segreto.".

Mi rivolsi a colui che aveva operato in me la Metamorfosi:

"Attraverso quel tunnel di fuoco, tu mi hai plagiata.

Perché?" .

Delirio scosse la testa, sorridendo, dimostrando così tutto il suo compiacimento:

"Già.

Devi ammettere che è stato un bel raggiro.

Io ti volevo, ti desideravo, ad ogni costo.

Sapevo che il tuo cuore apparteneva a questo mortale.

Avrei fatto qualunque cosa per un tuo bacio ardente.".

Poi mi accarezzò il volto...

" E ti desidero ancora...

Non sai quanto.".

Mi venne accanto, sussurrando, con le sue labbra, vicinissime alle mie.

"Ti ho donato tutto quello che era in mio potere.

Ti ho fatto prendere coscienza della zona oscura che è in te.

Ognuno di noi ce l'ha.

Ma ...

Sembra, anche, vero, l'opposto.

Cioè che ognuno di noi abbia, almeno in parte, accanto alla zona di ombra, una di luce.

E...

Non credo a ciò che sto per dire.

Non pensavo che fosse possibile anche per me.

Ma, mentre io ti aprivo gli occhi sul tuo lato buio, tu hai fatto altrettanto, facendomi scoprire quella piccola, eppur presente, parte di amore e di luce, che è dentro di me.

Forse la mia natura, fatta solo di tenebre era sostenuta da quel mostro di Isadora.

Lei sapeva tenerla viva.

Deve essere così.

Altrimenti, come hai fatto tu a risvegliarla?

Tu mi hai cambiato...

O almeno in parte.

Non credo di aver mai desiderato così tanto la felicità di una persona.

Antiqua -  Res Obsoletae 2° libro della saga di  "Antiqua"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora