Capitolo 5

708 72 10
                                    

Adam's POV

-Buongiorno Ernie- dissi lanciando lo zaino per terra.

-Ciao!- mi salutò porgendomi il pacchetto di sigarette.

-Grazie- dissi prendendone una.

-Come stai?- mi chiese.

-Oh, bene tu?-

-Si vede! Non avrai mica ascoltato il mio consiglio!- disse con una faccia stupida.

-Idiota! Tu come stai?-

-Bene- rispose alzando le spalle.

-Senti, hai voglia di venire a giocare a basket alla fine delle lezioni? Jimmy sta organizzando una partita- mi propose.

-Non posso Ern, mi dispiace. Devo studiare per il test di biologia-

-Non ti preoccupare, chiederò a Bill-

-Scusami, avrei voluto esserci!-

-Studia, è più importante!- disse abbozzando un sorriso.

-Se vuoi possiamo cenare insieme! Andiamo alla tavola calda, ci prendiamo una teglia di lasagne!- proposi.

-Sarebbe fantastico, ma mia madre ha invitato il suo nuovo compagno...vuole farmelo conoscere- disse accigliandosi.

-Magari è uno a posto- provai a consolarlo.

-Lo spero- disse gettando a terra il mozzicone.

-Vai in classe o finirai di nuovo nell'ufficio di Murphy- mi prese in giro mentre entravamo a scuola.

-Chiamami dopo cena, così, giusto per farmi sapere se sarà necessario fare fuori il tipo! Non so, magari tifa per la squadra di basket sbagliata, o indossa i sandali con i calzini...-

-Conosco un posto perfetto per seppellire cadaveri!- dissi per farlo sorridere.

Sapevo con gli andasse a genio il fatto che sua madre si vedesse con qualcuno.

Ernie scoppiò a ridere.

-Va bene! Ci vediamo in mensa!- disse dirigendosi verso la sua classe.

-A dopo- lo salutai prendendo il libro di storia dell'arte dall'armadietto.

Noel's POV

Per una volta arrivai puntuale.

Parcheggiai al solito posto, poi senza fermarmi a parlare con nessuno, entrai direttamente a scuola.

Svuotai lo zaino, lasciandoci dentro solo il mio diario e una penna qualora avessi dovuto scrivere qualcosa.

Sorrisi notando Adam qualche metro più avanti frugare nel suo armadietto.

-Noel!- mi girai di scatto colto alla sprovvista.

-Hey Max!- salutai mio cugino.

-Stamattina non mi hai aspettato-

-Dovevo ritirare una cosa prima di venire a scuola-

-Quando vuoi passa a casa a prendere la tua parte per il lavoro di ieri- dissi sperando che il pensiero di aver guadagnato un bel gruzzolo, lo facesse desistere dal riempirmi di domande.

-Allora passo stasera- mi fece sapere.

Ci avviammo insieme verso le nostre classi.

Mio cugino prese a raccontarmi qualcosa di insensato, probabilmente qualche stronzata successa a quel cretino di Sean.

Inutile dire che non capii una parola.

La mia attenzione era tutta per Adam.

Indossava una maglietta blu e dei jeans troppo stretti per lasciarmi indifferente.

PeriferiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora