Questo capitolo contiene scene di violenza e linguaggio forte.
Uomo avvisato, mezzo salvato.
Buona lettura!
Noel's POV
-Quindi ci vediamo alle cinque e mezza a casa tua?- mi chiese Rick.
-Facciamo quattro e mezza?- proposi aprendo lo sportello della mia macchina.
-Hai così tanta voglia di studiare?- domandò ridendo.
-No, idiota! Ho da fare dopo, e poi ho promesso ad Abbie che per le sette avremmo liberato casa-
-Perché? Che deve fare?-
-Che ne so, Rick! A casa mia non si fanno domande. Se la casa serve libera a qualcuno, gli altri tolgono il disturbo. È una regola che ha messo mio padre quando eravamo piccoli. Crescendo l'abbiamo fatta nostra- spiegai, sorridendo appena.
-Oh, okay- rispose tirando su le spalle.
-Ci vediamo dopo- lo liquidai, rivolgendo la mia attenzione alla figura di Adam in lontananza.
Stava salutando Smith.
Rimasi appoggiato alla mia macchina ad osservarlo con la scusa di finire di fumare.
Il mio cuore fece una capriola quando lo vidi camminare verso di me.
-Che vuoi Cauffield?- domandai non appena fu abbastanza vicino da sentirmi, ovviamente usando il mio solito tono sgarbato.
-Hey Volkovic! Non è che mi daresti un passaggio?- chiese stando al gioco.
-Solo perché ti devo un favore- mi inventai buttando la cicca per terra.
Adam sorrise, e a quel punto non riuscii a non sorridere pure io.
-Ciao amore- sussurrò non appena fu seduto accanto a me, sul sedile del passeggero.
-Vuoi farti la strada a piedi?- dissi sgarbato.
Adam scoppiò a ridere.
Lo guardai storto, ma in realtà adoravo mi chiamasse così.
-Beh, come sei andato in storia?-
-Ho preso la sufficienza- risposi senza distogliere gli occhi dalla strada.
-E non sei contento?- mi chiese.
-Certo!- risposi stizzito.
-E allora perché l'hai detto con quella faccia?-
-Perché è il terzo test che passo questa settimana e mi piacerebbe che tu non lo facessi passare come un evento raro o come qualcosa per cui bisogna festeggiare! Se prima non passavo i fottuti esami era perché non studiavo! Non perché sono stupido!- sbottai.
-M-mi dispiace...i-io- balbettò -Volevo solo farti capire che sono fiero di te- disse, distogliendo lo sguardo.
-Hey Adam, scusami...- sussurrai spostando la mano dal cambio sulla sua al primo semaforo rosso.
Lui la strinse senza guardarmi.
Mi maledissi, dandomi dello stupido.
Non ne facevo una giusta.
Né con Adam, né con Abbie.
Adam lasciò andare la mia mano non appena la luce divenne verde.
-Amore...-
Non feci in tempo ad accorgermi di averlo chiamato in que modo, che il mio ragazzo si girò verso di me incredulo.
-Ho sentito bene?- domandò.

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Periferia
RomanceDue ragazzi, si conoscono da sempre ma per vari motivi non si sono mai frequentati. Saranno costretti a farlo in circostanze particolari e da quel momento in poi tra i due si creerà una sorta di legame, ostacolato dal carattere difficile di uno e da...