Capitolo 16

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Angolo autrice

Ciao a tutti!

Dopo un bel po' di tempo, sono tornata ad occuparmi di Periferia!

Adam e Noel mi mancavano troppo e avevo quasi dimenticato quanto adorassi scrivere di loro due insieme <3

Vi prometto che d'ora in avanti cercherò di essere costante anche con gli aggiornamenti di questa storia.

Aspetto i vostri messaggi e commenti.

Buona lettura,

Andy <3

Adam's POV

-Mi hai rubato tutta la coperta!- esclamai tirandola verso di me.

-Dai Adam, fa freddo!- si lamentò.

-Allora abbracciami-

-Vieni qui- sussurrò abbozzando un sorriso.

Coprii entrambi con il piumone, poi mi accoccolai contro il suo petto.

-Che ore sono?- chiese Noel ancora assonnato.

-Non lo so, ma non è ancora sorto il sole- risposi.

-Quello lo vedo!- esclamò, scorbutico come sempre.

Sorrisi divertito dal suo caratteraccio, e lui mi sorrise di rimando, lasciandomi un leggero bacio sullo zigomo.

-Ti muovi come un cavallo pazzo di notte- lo presi in giro.

-È che non mi sono ancora abituato a dormire con te- confessò.

-Non ti piace?- chiesi, accigliandomi leggermente.

-Certo che mi piace! È che...non ho mai dormito con nessuno...prima di te-

Sorrisi.

-Tu?- chiese lui, leggermente preoccupato dalla mia possibile risposta.

-Neanche io- lo tranquillizzai.

Noel sorrise arrossendo leggermente.

-Mi sei mancato un sacco- confessai, spalmandomi su di lui.

-Anche tu- sussurrò baciandomi una tempia.

Portai le mani ai suoi fianchi, insinuandole sotto la maglietta.

-Dai smettila, voglio dormire- si lamentò.

-Non ci credo- risposi malizioso, facendomi spazio con il ginocchio tra le su gambe.

-Che palle! La prossima volta resto a dormire a casa mia!- sospirò, coprendosi la faccia col cuscino.

Scoppiai a ridere, sentendo il suo corpo reagire alle mie carezze.

-Vuoi ancora che ti lasci in pace?- chiesi mordendogli il lobo dell'orecchio, prima di leccargli il collo e nascondermi sotto le coperte, scendendo fino all'altezza del suo bacino.

-Non rispondi?- chiesi.

Noel mugolò, lasciandomi fare.

Sfiorai la sua erezione attraverso la stoffa leggera dei suoi boxer, torturandolo, senza dargli alcuna soddisfazione.

-Dai, che cazzo stai aspettando Adam!- imprecò, impaziente.

Lo accontentai, portando le mani all'elastico, tirando verso il basso.

Gemette, non appena poggiai le mie labbra sulla sua punta umida, lasciandogli piccoli baci.

-Dio Cauffield! Muoviti dannazione!-

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