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Malia

<Ma... io non posso farcela!> dice Theo, quasi sembrando disperato. Dopodiché, si avventa sulle mie labbra, e io lo accolgo, assaporando questo momento come non mai. Le sue braccia, mi circondano la schiena, e io poso le mie mani sulle sue guance.

In un secondo, tutti i miei pensieri svaniscono, e non faccio che pensare a lui, e alle sue labbra.

Ad un certo punto, gli salto addosso, circondandogli la vita con le mie gambe. Non l'avrei mai fatto senza l'alcol. Ora, il mio corpo è pieno di adrenalina.

Mi sposta lentamente sulla parete, dove poggio la schiena, mentre lui mi bacia il collo, stringendomi le cosce, mezze scoperte.

Le mie mani strattonano i suoi capelli, e lui, mi mordicchia il collo facendomi gemere.

Mi scosta la bretella della maglietta, e mi lascia piccoli baci sulla  spalla.

Mi stacco lentamente da lui, e mi sfilo la maglietta. Lui mi fa un sorriso intelligente, vedendo il mio reggiseno nero.

<E va bene, piccola> mi risponde maliziosamente, sfilandosi la maglietta.

Si fionda ancora su di me, e io gli salto in braccio come prima.

Dove vuoi arrivare?  Mi chiede il mio subconscio.

Non lo so, gli rispondo io.

E Jackson? Ci hai ripensato?

Oh, cacchio... Jackson!

<Aspetta, aspetta!> dico frettolosamente fermando Theo.

<Che succede?> chiede preoccupato.

<Non posso> gli rispondo, come se me ne pentissi, di ciò che avessi fatto.

<Non puoi o non vuoi?> chiede infastidito.

<Credo tutte e due> rispondo.

<Perché?> chiede ancora più infastidito di prima.

<Senti, sono ubriaca e ho un fidanzato al piano di sotto che amo, e che mi sta aspettando! Non posso comportarmi così! Questo si chiama tradimento, e io non posso farlo!>

<Si che puoi! Tu sei libera! Puoi anche divertirti! Non gli appartieni! La verità è un altra: tu non sai rinunciare a nessuno!>

Sta dicendo la verità, lo riconosco. Se sapessi rinunciare qualche volta, Jackson non sarebbe qui.

<Sarà pure vero, mai io non posso. Ti prego cerca di capire qualche volta!> gli rispondo, rimettendomi la maglietta, e uscendo dalla porta, lasciandolo solo.

Scendo le scale, e cerco con gli occhi Jackson. Lo trovo e lo raggiungo subito.

Mentre cammino, continuo a pensare a quelle morbidissime labbra.

Non so il perché, ma le avevo già sentite su di me. Quel bacio, e stato come un déjà-vu, come se lo avessi già vissuto.

Mentre passo tra la folla, il cellulare vibra. Mi fermo un attimo, tra la gente che balla, e leggo il messaggio. 

Continuerai a baciare il tuo amante?   Chiede come se avesse visto tutto.

Chi sei?    Il numero non è salvato sulla rubrica, non lo conosco.

Non sono nessuno. Questo è il problema.   Mi risponde subito. L'ansia mi sale.

Come hai fatto a sapere del bacio? Non c'era nessuno...

Strange love - Malia&TheoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora