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Theo

Trovo davvero ridicola l'iperprotettività dei fidanzati. Fatto sta, che io non mi arrendo di certo. Se decido che una ragazza è mia, nessuno può smuovermi dal mio obbiettivo. Nessuno. Lo so, forse sono troppo egoista, ma non è colpa mia se mia madre ha partorito un essere superiore, il quale sono.

Nel mio stile, se una persona non cede, la piego. Ecco come farò con Malia.

Non datemi la colpa, perché è tutta sua. Se lei non la tirava tanto per le lunghe, e se avesse smesso di fare la ragazza indipendente e consapevole, di sicuro, non avrebbe scatenato in me la voglia di conquistarla.

Diciamo che questa è più una sfida tra me e me.

Mentre penso a questo, la rabbia e l'insopportabilità inizia a salire.

Devo sfogarmi. Prendo il cellulare, e chiamo Isaac.

<Hey idiota, cosa vuoi?> mi chiede Isaac, rispondendomi subito.

<Ciao scemo, ti va di fare una partita?>

Ho bisogno disfogarmi, e un incontro appartato sul ring, è l'ideale.

<In palestra tra 10 minuti> mi conferma lui.

<A dopo> lo saluto e attacco. Lascio la cucina, senza riordinare niente, e salgo in camera, per prendere il borsone.

Camminando per il corridoio, che da accesso a tutte le camere da letto, scorgo con la punta dell'occhio, la porta socchiusa della camera di Malia.

Sbircio, cercando di non farmi vedere, e ai miei occhi, la scena che si presenta, -come sempre- sono i due piccioncini che si baciano, sul letto, dolcemente.

Non riesco a percepire, se sono arrabbiato o disgustato. Di sicuro, sono molto infastidito.

Doveri essere io quello a baciarla, ora, in questo momento, su quel dannato letto.

Distolgo la vista, e corro in camera, per prendere il borsone. Ora ho una motivazione in più per sfogarmi in palestra. Per certi versi, è una cosa positiva.

***

<Beh, è il suo ragazzo!> motiva Isaac, sferrandomi un pugno laterale destro, e facendomelo schivare, facendomi indietreggiare.

<Ragazzi! Meno parole, e più pugni! Sembra di stare dal parrucchiere, che femminucce!> ci prende in giro l'allenatore.

H spiegato tutto ciò che succede ad Isaac, lui è il mio migliore amico, lui sa tutto di me, e io so tutto di lui.

Il fischietto suona, e l'incontro finisce. Siamo stati sul ring, per circa tre minuti, e le braccia mi fanno abbastanza male. La palestra è quasi vuota, ci stanno persone che tirano pugni ai sacchi, altre che stanno uscendo dalla sala pesi. La palestra è ampia, e le parole che ci siamo scambiati io e Isaac, sono rimbombate per tutta la stanza, ma non mi interessa.

<Sala pesi?> propongo io.

<Ma cosa ti prende oggi? Sembri iperattivo... è inquietante...> risponde affaticato Isaac.

<Secondo me sono anche troppo calmo> noto io.

<Modesto il ragazzo> mi prende in giro lui.

<Comunque non posso, devo tornare a casa> continua Isaac.

< A proposito... come va con Allison? Ti piace o è solo un avventura?> chiedo incuriosito.

<Non saprei... mi viene dietro dal terzo liceo... vorrei darle un po' di soddisfazione, ma non mi voglio nemmeno affezionare... tanto so che non durerà.> dice lui con nonchalance.

Strange love - Malia&TheoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora