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Dopo aver lasciato Stiles e Lydia alle loro compere, andiamo in ascensore, per arrivare al piano -1, per il parcheggio.

<Come va con Erika?> chiedo mentre l'ascensore scende lentamente.

<Niente di che> poi sposta lo sguardo su di me <avrei quel che voglio> dice poi avvicinandosi, scostandomi una ciocca dal viso. Sono schiacciata tra la parete metallica e fredda dell'ascensore, e il suo corpo, come al solito.

Allunga la mano per schiacciare il pulsante, che fa fermare l'ascensore.

<Non vorrei fare tardi> gli dico io, rischiacciando il pulsante. Lui lo schiaccia ancora, e l'ascensore si ferma ancora.

<Abbiamo tutto il tempo che vogliamo> dice sorridendomi maliziosamente.

<Non vorrei fare tardi> pulso per la quarta volta il pulsante, ma lui lo blocca, ancora.

<Sai cosa mi piace di più di te?> chiede giocherellando con il bottone della mia blusa.

<No, illuminami> rispondo stando al gioco.

<La determinazione che hai. Una ragazza normale, mi sarebbe già saltata addosso, solo a guardarmi. Tu, invece, sei restata sempre calma. E la calma, è la cosa che più mi irrita, ma allo stesso tempo che mi affascina di più. Hai resistito così a lungo, che ora, concederti un po' di tempo per te non sarebbe tanto male. Non credi?> mi chiede, spostando lo sguardo, dal mio bottone, ai miei occhi.

Che dovrei rispondere? In cuor mio, credo che forse, vorrei provare ciò che ha detto, ma non so neanche se sto facendo bene. Insomma, mi sono appena lasciata, e non credo sia tanto giusto, andare a letto con un altro ragazzo. Ma la cosa più brutta sapete qual è? Non mi dispiace per niente di aver lasciato Jackson. Non prendetemi per una brutta persona, ma  per tutto questo tempo temo di aver avuto solo una piccola avventura con lui. Non erano veri sentimenti.

Con Theo, invece, mi batte il cuore, come se volesse uscire dal petto, inizio a sentire sempre improvvisamente caldo, le gambe si trasformano in gelatina, e no, non sto avendo uno svenimento o un attacco d'asma, ma sto con Theo, e questo mi sembra molto peggio.

Mi avvicino alle sue labbra, e le sfioro. Prima che possa rispondere, suona l'allarme, e siamo costretti, a schiacciare il pulsante per rimettere in funzione l'ascensore.

Ci stacchiamo, come se non fosse successo niente, e arriviamo al piano -1.

***

Entriamo in macchina, con buste piene zeppe di scatole contenenti scarpe, dopodiché partiamo. Ormai è sera, e finalmente potrò vedere la 'sorpresa' che mi ha fatto Theo.

La macchina parte, e durante il tragitto, Theo posiziona la mano sulla mia coscia, facendomi diventare tesa come una corda di violino. Se ne accorge, e sorride divertito.

<Mi piace l'effetto che ti faccio> ammette in seguito.

<E che reazione ho?> chiedo, sorpresa dalla sua affermazione.

<Ogni volta che ti sfioro, diventi tesa come un elastico delle mutande>

<Devi sempre essere così volgare?> chiedo, un po' ridacchiando per la similitudine che ha fatto.

<Solo per te, piccola>

***

La macchina si ferma davanti ad una arena, in un posto sperduto.

<Dove siamo?> chiedo curiosa. Perché un posto così sperduto? Vuole per caso uccidermi?

<Lo vedrai> mi dice lui, tenendomi ancora sulle spine.

Strange love - Malia&TheoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora