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<Ma che cosa ha fatto?!> chiedo io, con la voce che trema per le lacrime.

Stiles mi accarezza la spalla, cercando di tranquillizzarmi, quando anche lui ha un uragano dentro. Stiles è alquanto arrabbiato per l'accaduto. Io delusa.

Mi aveva promesso di controllarsi.

Mi aveva promesso di non bere più così tanto.

Mi aveva promesso di non deludermi più.

Mi ha promesso mote cose, che in un solo secondo, quello di accendere la televisione, ha infranto.

Lui sa che le promesse per me sono sacre. Sono delle cose da mantenere. Sa che la mia fiducia la do a poche persone. Lui lo sa. O meglio, lui lo sapeva.

<Non doveva farlo> dice Stiles, stringendo i lati del tavolo. Pare proprio infuriato.

Si alza di scatto, scaraventando il piatto sul pavimento. Il mio cuore sobbalza. Ho paura di mio fratello.   

<Calmati.> dico io frustrata, cercando di non sembrare impaurita.

Stiles prende il suo chiodo riposto sul sofà, apre la porta, prende le chiavi della macchina, ed esce.

Io lo seguo, per fortuna avevo le scarpe da ginnastica ai piedi, e dei vestiti da casa, che se pur non decenti, avrei coperto anche io con il mio chiodo.

<Cosa vuoi fare?!> chiedo cercando di stare al suo passo, mentre attraversa il vialetto, arrivando alla sua Jeep.

<Vado a riprenderlo, alla centrale, ovviamente>

<Sei sicuro che sia lì?> chiedo io, salendo sul sedile del passeggero.

<Malia, ragiona: ha bevuto un casino, ha scatenato una rissa con quasi tutti i maschi della confraternita, tu cosa dici?> chiede lui.

<E va bene.> sbuffo io.

<Mi dispiace> dice lui, calmandosi un secondo, lasciando l'atmosfera sospesa.

<Ho solo capito di non potermi più fidare di lui. Tutto qui.> dico io, cercando di essere forte, quando invece sto sull'orlo di piangere.   

***

Tra i corridoi della centrale, intravediamo Parrish, e lo fermiamo.

<Parrish! Dove sta T-> ma prima che Stiles possa finire la frase, vediamo due poliziotti tenere con le manette Theo, uno tiene i polsi legati dalle manette, l'altro gli fa strada verso una piccola cella. Poi, subito che segue Theo, c'è un ragazzo, credo si chiami Liam e poi... Erika.

Cosa cazzo ci fa qui Erika?! Cosa centra lei?!?!

Ommiodio, giuro che se hanno fatto qualcosa lui e Theo... anche  da ubriachi fradici non lo perdonerei mai, per nulla al mondo. Mai.

Stiles

Malia inizia a diventare rossa in faccia, gli occhi stretti e i pugni  serrati.

Inizia a camminare come una furia verso Theo.

Cerco di bloccarla, ma è irascibile. Quando Malia è arrabbiata, meglio non mettersi sulla sua strada, l'ho imparato col tempo.

Una volta, a scuola, al primo liceo, un ragazzo continuava a prenderla in giro, allora lei si girò, tutta rossa, come ora, iniziò ad avanzare verso il ragazzo, io provai a bloccarla, ma lei mi diede una sberla sulla guancia, così forte, da farmela diventare tutta rossa.  

Era fuori di sé. Non ragionava più.

Il ragazzo, spaventato, indietreggiò, fin a toccare il muro, rendendo le cose più facili a Malia, tanto chè, gli sferrò un calcio sulle parti basse, facendolo contorcere dal dolore.

Quindi, dopo questa, non posso fare altro che augurare a Theo una morte veloce...

Malia

Mi avvicino a passo pesante verso Theo, e le due guardie che mi guardano spaventati, vedendomi alquanto infuriata.

Theo mi guarda tristemente, come per dire 'Mi dispiace', ma non mi importa, non mi basta.

Mi avvicino, e gli sferro un pugno.

<Hai tradito la mia fiducia, stronzo!>

<Mi dispiace, non volevo>

<Mi avevi promesso che avresti smesso, con tutto.> dico voltandomi a guardare gli altri due disgraziati, che mi guardano in modo beffardo.

<Uh-uh, la santarellina è arrabbiata....> dice beffardamente Erika.

<Vuoi chiudere quella cazzo di bocca?!> urla Theo riferendosi a lei. La puttana ritorna seria, e vedo molta tristezza nei suoi occhi, per la sgridata di Theo.

<E invece.... cosa hai fatto?!> chiedo calmandomi leggermente.

Con molta delusione, nei miei occhi e nei suoi, mi giro e me ne vado.

Mi lascio tutto alle spalle. Vado da Stiles che mi accoglie a braccia aperte.

<Mi dispiace> mi sussurra lui, guardando Theo con uno sguardo di disapprovazione.

<Portami via da qui> dico io.

<Va bene> mi risponde lui.

<A proposito... Lydia sa tutto, ha detto che se vuoi ti può ospitare a casa sua per quanto vorrai, fino a che tu non ti sentirai pronta per rivedere Theo... se vorrai rivederlo.> mi informa Stiles.

<Va bene.>

Va bene. Stare con un'amica mi farà stare solo bene.

***

Busso alla porta, e Lydia mi apre subito.

<Hey!> mi saluta dolcemente, facendomi entrare.

Stiles mi ha lasciato davanti alla porta, ha detto che doveva fare delle commissioni.

<Cosa è successo esattamente?> mi chiede preoccupata, guardando lo stato in cui sono ridotta. Dopotutto, gli occhi rossi dal pianto fanno effetto sulle persone...  

<Ha ferito la mia fiducia. Avevi ragione, non avrei dovuto continuare> rispondo io.

Lydia ha sempre avuto ragione. Lo ha sempre saputo che prima o poi sarebbe finita male.

<No. No, non avevo ragione.> si precipita a rispondere lei, facendomi cenno di sedermi sul divano di pelle bianca.

<Theo con te si è dimostrata una persona diversa. Ti posso assicurare, che lo conosco da quando ho iniziato il liceo, e ti giuro, che si è sempre comportato allo stesso modo con tutte le ragazze. Poi ti ha incontrata, e ho subito visto una luce nei suoi occhi, ogni volta che ti guardava. Ha sbagliato, lo so, ma... sei proprio sicura che sia finita?> mi chiede Lydia.

Ci rifletto un secondo.

Non è davvero finita, giusto?

Insomma.... non può finire così. Ha sbagliato, ma sbaglio anche io, qualche volta.

<Non lo so. Non so cosa pensare.>

<Malia, è il vostro primo litigio da quando siete una vera coppia. Sarà duro, ma ce la fate, se vi amate davvero.> mi incoraggia Lydia.

<Me lo auguro. Non può finire così>  dico io, con sguardo trovo. 

NON DEVE FINIRE IN QUESTO MODO. Farò in modo di risollevarmi dalla fossa che mi sono scavata io stessa.  


Hola!

So che mi state odiando per questo capitolo....

Che facciamo?

Perdoniamo Theo o no?

A voi la scelta!

Strange love - Malia&TheoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora