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<Oh, mi scusi agente Parrish!> dico, rialzandomi frettolosamente da terra, cercando di non mostrare le mie lacrime.

<Ora vado, tolgo il disturbo> dico innocentemente.

<Uno: chiamami Parrish e basta. Due: perché stai piangendo, Malia?> chiede, cercando di essere il più comprensibile possibile. Purtroppo, non posso raccontargli ciò che sto passando, perché se no, una persona a me cara -o direttamente me stessa- ne pagherebbe le conseguenze.

<Non la riguarda, non si preoccupi>

<Hai bisogno di sfogarti, e non vorrei essere preoccupato per te>

<E perché lo fa? Non mi conosce nemmeno!>

<Perché so che le migliori conversazioni si fanno con gli sconosciuti, Malia> risponde calmo.

<Con uno sconosciuto che ha una divisa da agente della polizia? No grazie.> rispondo, quasi sembrando orgogliosa.

<C'è un modo per mostrarti la mia fedeltà?> chiede, come se volesse sapere cosa mi turba così tanto, da farmi passare la paura di parlare, davanti ad un gente di polizia.

<Un modo, ci sarebbe....>

Lydia

<Quando tornerà secondo voi?> chiede Stiles preoccupato. Gli prendo la mano e gliela stringo forte, cercando di trasmettere tutto il conforto possibile.

<Sta in una situazione dura, non vedeva suo padre da tempo. Dagli tempo, è tutto normale> gli rispondo io calma. A dire il vero dentro sto per scoppiare, come se ci fosse innescata una bomba dentro al mio petto. Ho paura per lei. Non è per niente facile vedere una persona che ti ha fatto subire un trauma in tenera età. Insomma, non che sia un trauma, ma avere il padre incarcerato per chissà quanti anni....

Lei ha praticamente perso tutto di suo padre. Non è più legato a lui come lo era pima dell'omicidio. Lei ci credeva in lui. Lo considerava come un eroe.

In fin dei conti, come dice un afrosimo 'Il padre, è il primo eroe di un figlio, e il primo amore di una figlia'...

<Ti ricordo che tutti noi stiamo in una situazione dura> risponde acido Theo.

Sia io, che Stiles, gli lanciamo un occhiataccia.

<Oddio.... Scusatemi, ragazzi, è che sono agitatissimo. Era spaventata come un pulcino quando è entrata e non mi sento per niente sicuro a lasciarla sola.> si scusa lui.

<Andrà bene. Lei è forte.> lo rassicuro io.

Malia

<Fammi vedere cosa hanno ripreso la notte dell'incidente le telecamere> chiedo, sicura, guardandolo negli occhi.

<Perché ci tieni così tanto a quel video?> mi chiede curioso.

<Perché quella fottuta notte, sia io che il mio ragazzo potevamo perdere la vita, per un bastardo psicopatico che ha manomesso i freni. Ecco perché.> rispondo lentamente, sembrando alquanto minacciosa.

<Vorresti vendicarti?> mi chiede lui, tenendo lo sguardo puntato sui miei occhi.

<Vorrei aiutare.> alla mia risposta, lui tira fuori un sorrisetto complice.

***

<Se ci beccano, per me sarà la fine.> bisbiglia lui, entrando in uno stanzino buoi, cercando di non fare rumore e di non farsi notare.

<Non lo faranno> dico io, aspettandolo fuori.

Esce con una custodia, con dentro il cd.

Strange love - Malia&TheoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora