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<Nah... non posso baciarlo!> dico quasi ridendo, con la voce da ubriaca marcia e con in faccia un sorriso stampato da ebete. Siamo tutti ubriachi, e giuro di aver visto qualcuno dei maschi farsi anche uno spinello. La serata è andata avanti, e alla fine 'qualche bicchierino di vodka' è diventato 'qualche quitatalata'

Il fatto che io non sia svenuta, dopo chissà quanti bicchieri di vodka e cocktail, lo trovo un miracolo.

<Dai, tutti lo abbiamo fatto! Ora tocca a te> mi ricorda Allison, ridendo come una scema. In effetti siamo diventati tutti un po' scemi... un po' troppo direi.

<Ora...> vengo interrotta da labbra calde e morbide, quelle di Theo. Sento degli applausi da parte del mio gruppo. Mi cinge la vita, e mi mette una mano dietro la nuca, mordendomi il labbro inferiore, strappandomi un gemito. Intanto, infilo le mani nei suoi capelli morbidi e vellutati. La sua bocca sa di vadka, come la mia. Cadiamo tutti e due per terra, lui sopra di me. Il fatto di esserci ribaltati, non ci disturba minimamente, e continuiamo a cercarci come delle calamite. Sposta la mano dalla mia nuca, alle mie guance, mentre l'altra mi sfiora il ventre, e i fianchi, poi...

<Ragazzi, ora può bastare!> dice mezza ciucca Lydia, sorridendo. Ci stacchiamo, e ritorniamo ai nostri posti.

Non so che dire del bacio. Mi è piaciuto, oppure no? Ho provato qualcosa, oppure no? Non mi importa, tanto non ce lo ricorderemo domani.

Intanto il gioco continua. Isaac bacia Allison. E giuro, scommetto, che prima o poi quei due, dalla passione che ci mettono in un solo bacio, finiranno presto a letto. Anche stasera stessa, se tutto va bene.

Ad un certo punto, percepisco un senso di nausea nel mio stomaco, salire fino in gola. Sto per dare di stomaco...

Esco il più in fretta possibile dalla casa, per andare a vomitare in un posto appartato, magari dietro un cespuglio. Cercare un bagno, avrebbe impiegato troppo tempo. Mi sfogo dietro una siepe. Sembra che stia rigettando la mia medesima anima.

***

<Sveglia piccola> una voce leggera e soave, irrompe nei miei sogni. Non mi va di svegliarmi, sto cos' bene qui... stringo ancora di più il cuscino a me, cercando di continuare il sogno che stavo elaborando.

<Sono comodo, eh?> ora realizzo tutto. Quella voce è di Teo, e il cuscino che sto stringendo... è il suo petto...nudo! Mi alzo di scatto. Non ha la maglietta, e i capelli scompigliati castani sono bellissimi. Perché deve essere così tremendamente sexy?

<Oh cazzo!> esclamo. Mi trovo sul pavimento della sala di ieri. La luce filtra tra le finestre, e illumina tutto ciò che mi circonda. Stiles, sta dormendo sulle mie gambe, e io, cinque secondi fa avevo la testa appoggiata a Theo. La camera è piena di bicchieri vuoti, e c'è un odiosa puzza di marijuana, o qualsiasi altra cosa.

<Che c'è?> mi chiede lui. Volevo rispondergli, ma una fitta alla testa mi distrae.

<Ahia!> metto le mani sulla testa, e le stringo. Non ricordo niente di ieri, e di cosa sia successo. Ricordo solo di aver iniziato un gioco, e di essermi ubriacata come una ragazzina ingenua.

<Perché stavo dormendo sopra di te?> chiedo confusa, continuando a massaggiarmi la testa.

<Non lo so, non ricordo niente> risponde stanco.

<Dobbiamo tornare a casa> dico alzandomi.

<Ha ragione, dobbiamo tornare. Ho un mal di testa che fatico anche a parlare> aggiunge Stiles, svegliandosi.

<Prenderemo un taxi> propongo io. Intanto, gli altri ragazzi del nostro gruppo, dormono.

Non vogliamo svegliarli, sembrano così tranquilli!

***

Entriamo in casa, salgo le scale che portano alla mia camera, e mi butto sul letto. Non so neanche se la camera è mia, al momento voglio sol dormire.

Oddio, certo che il dopo sbronza è tosto!

***

Sento dei cassetti aprirsi e chiudersi. Apro gli occhi, e vedo Theo che si sta cambiando la maglietta, ed è a petto nudo, naturalmente. Arrossisco subito. Lui si gira verso di me, e mi guarda con un sorriso intelligente. Mi nascondo la testa tra le mani.

<Dormito bene?>  mi chiede avvicinandosi, con gli addominali in bella vista.

<Che ci fai nella mia camera?> chiedo con un filo di voce.

<Dovrei fartela io questa domanda> mi fa notare, sedendosi sul letto, accanto a me.

In effetti, non mi ero accorta di stare nella sua camera. Forse perché ero troppo distratta a guardare la sua figura snella e muscolosa, venire verso di me.

<Oh> faccio dispiaciuta e imbarazzata.

Sto per alzarmi, ma lui mi ferma, bloccandomi per un polso.

<Tranquilla, resta pure. Vado io.> si alza, e intanto, inizio a dubitare di tutta questa bontà improvvisa.

<Comunque ti consiglio di fare una doccia, o un bagno.> in effetti, ora che ci penso, ho proprio bisogno di un bagno caldo, sentendo anche l'insopportabile tanfo di alcol.

<Okay> mi alzo dal letto, e inizio a camminare con fatica.

<Dov'è Stiles?> chiedo in fine.

<Dorme>mi risponde. Continuo a camminare fino alla porta della camera, ma casco dalla stanchezza. Theo corre subito in mio aiuto. Mi alza con le sue possenti braccia, come fanno con le principesse, e mi porta fino al bagno, come se non pesassi niente.

Mi posa su uno sgabello del bagno, e guarda se sto bene.

<Tutto okay? Vuoi che ti riempi la vasca?> chiede premuroso.  Annuisco debolmente.

Apre il rubinetto, e si siede sul bordo della vasca, fissandomi.

<Ti fa proprio male il dopo sbronza, eh?>

<A te sembra che non sia successo niente> rispondo delusa, da me stessa, per stare così male fisicamente.

<E cos ti fa pensare che non abbia vomitato, e che ancora ora non abbia il mal di testa?>

<Tipo come ti comporti?>

<E come mi comporto?> chiede curioso.

<Questa mattina sei molto strano.> rispondo sospettosa.

<E tu stai molto male. Senti, ammetto che questo comportamento da parte mia è molto strano, ma essendo la mia coinquilina, purtroppo, dobbiamo cercare di aiutarci a vicenda. Dobbiamo convivere. Te ne rendi conto, o no?>

<Okay. Ma promettimi che non ti comporterai più così, mi stai spaventando.> dico rannicchiandomi, stanchissima.

<Okay. La vasca si è riempita. Vado fuori.... a meno che tu non voglia una mano a svestirti> ecco tornato il Theo che conoscevo, e quell'odioso sorrisetto malizioso sul volto. A volte penso, che sia l'unico sorriso che sappia fare.

<Divertente> sorride e chiude la porta. Mi alzo, mi svesto ed entro nella vasca, con l'acqua bollente, che mi rigenera il corpo . Mi rilasso, dopo magari esco a fare una passeggiata. Dovrò pur uscire prima o poi.


Hello!

Scusate per il capitolo corto, ma oggi il tempo è contato!

Spero che vi sia piaciuta, se avete qualcosa da dire, ditela nei commenti, o ove volete.

Ciao Ciao!



Strange love - Malia&TheoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora