CAPITOLO TRENTASEI

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TRENTASEI | DISTRUTTA ANCORA UNA VOLTA 

La cantilena continuava e Arabella guardava suo fratello avvicinarsi a Jenna. La bionda stava appassendo dal dolore; tenendosi stretta la testa e un lamento d'agonia scappò dalle sue labbra.

" Ciao, Jenna," Klaus salutò malvagiamente. Jenna si alzò lentamente e incontrò lo sguardo di Klaus.

" Lasciala andare," Elena pregò, alzandosi anche lei. Elena era pronta a fare qualsiasi cosa che sarebbe servita per salvare la sua famiglia e Arabella lo sapeva, per questo motivo si avvicinò a Klaus. Arabella si preparò velocemente per qualsiasi azioni future dalla vampira o da altre minacce.

Elena continuò a parlare," Capisco che io devo morire, ma lei no !" Elena cercò di avvicinarsi a sua zia, ma le fiamme rosse e calde si accesero e fermarono Elena dal fare movimenti ulteriori.

" Attenta," Arabella derise, un sorriso provocatorio sulle  labbra.

" Elena, no," Jenna avvertì.

" No, Jenna. Non possiamo lasciare Jeremy senza una famiglia," Elena discusse. Si girò verso Klaus con occhi lucidi." Ho seguito le tue regole, ho fatto tutto quello che hai chiesto. Non sono scappata. Ti prego !" Klaus si limitò a sorridere alle due Gilbert, non cedendo. Non importava quanto avrebbe pianto e pregato Elena, Klaus avrebbe mantenuto la sua parola. Elena Gilbert sarebbe morta in un sacrificio e quello era un dato di fatto.

Arabella sentì un rumore in lontananza e sorrise," Bene, bene. Non ricordo che tu fossi nella lista degli invitati." Arabella girò la testa per vedere il volto pensieroso di Stefan. Sollevò un sopracciglio e corse verso di lui.

" Te morirai," Arabella dichiarò, incrociando le braccia sopra il  petto. Stefan fece spallucce.

" Sono qui per parlare," Stefan commentò.

" Molto bene. Niklaus," Arabella chiamò," Stefan è venuto qui per vederti."

Klaus arrivò in un secondo, guardando Stefan curioso." Che cosa posso fare per te, Mr. Salvatore ?" lui chiese.

Stefan si avvicinò a Klaus." Non devi uccidere Jenna. Prenderò il suo posto."

Arabella rise. Abbassò lo sguardo verso Elena e Jenna. Sapeva benissimo che questo avrebbe assolutamente distrutto Elena. Spostò lo sguardo verso Klaus, sollevando un sopracciglio. Arabella sperava che lui avrebbe rimpiazzato Jenna per Stefan, questo avrebbe causato ancora più dolore per Elena.

" Oh, non lo so. Preferirei di più la simmetria di tre donne, tre  dee, sacrificate sull'altare della natura," Klaus sostenne, girando intorno a Stefan. Arabella ruotò gli occhi ai melodrammi di suo fratello.

" Non giocare con me," Stefan disse mentre si girava per guardare Klaus. " Otterrai quello che vuoi in ogni caso."

" Sei proprio l'eroe della storia, non è vero ?" Klaus domandò. " Si, l'ho sentito su di te."

" Fai lo scambio e basta. Stefan per Jenna." Il tono di Stefan era al confine con l'infastidito. Voleva che fosse finito, lui voleva l'atto conclusivo.

Arabella saltò giù con suo fratello, pronta a raccontare ad Elena le recenti novità.

"  Proprio una situazione difficile," Klaus disse." Lo sai, è divertente, tutti questi discorsi sul preservare la famiglia ed ecco qui Stefan, avverando il tuo desiderio." Arabella indicò lo stoico vampiro accanto a lei.

Elena sospirò." Stefan ..."

" Va tutto bene," Stefan assicurò. Arabella, di nuovo, ruotò gli occhi.

" Bene, chi sarà, Elena ?" Arabella domandò, ignorando gli occhi lucidi della doppelgänger.

" No," Elena rispose.

Arabella fece spallucce e pugnalò Stefan nello stomaco. Si inginocchiò e sussurrò," Manda a Damon i miei saluti per il suo incidente." Arabella si alzò e sorrise," Non hai una scelta. Tua zia muore, te muori, i Salvatore vivono in lutto e struggimento."

Elena sussultò quando vide il corpo paralizzato di Stefan per terra.

Klaus strofinò la mano sulla spalla di Arabella e parlò," Ho altri piani per il tuo fidanzato. Lo voglio vivo. Ma per ora ..."  Klaus spostò la mano indietro e spezzò il collo di Stefan, uccidendolo per il momento. Arabella osservò il corpo morto di Stefan con distacco mentre Elena emise un lamento alla vista.

" Quando sei pronta, Greta," Klaus urlò. Greta cominciò a cantilenare in latino, le mani sopra il fuoco, dove erano stati gettati la pietra di luna e il cuore di Jules e presto anche quello di Jenna.

Il fuoco diminuì velocemente, fino a quando non ci fu più niente. Klaus si avvicinò, osservando Jenna come un falco. Sapeva che lei era intelligente e sapeva che la vampira avrebbe almeno tentato di scappare. Chi non l'avrebbe fatto ?

" Il tuo turno," Klaus disse a Jenna.

" No, Jenna, no !" Elena pianse.

" Va tutto bene, Elena. So che cosa devo fare," Jenna disse, la sua voce sottolineava il fatto che stesse per cercare di scappare. Arabella sbuffò leggermente al tentativo di Jenna di essere discreta.  Si posizionò vicino alla vampira, pronta a correre. Eppure, Jenna fece l'inaspettato. Si precipitò dalla strega e le morse collo, prendendone un gran sorso. Greta sussultò e si lamentò di dolore. Klaus corse verso Jenna e la pugnalò con un paletto nel suo fianco e la tirò via. Jenna crollò per terra.

" Jenna  no !" la doppelgänger pianse.

Lacrime stavano cadendo dai volti di Jenna e di Elena. Arabella si sarebbe sentita male se le fosse importato, ma in quel momento si stava godendo l'attimo. Gli ultimi minuti di Elena sulla terra erano stati spesi a piangere sulla perdita di un parente; divertentissimo.

" Spengili," la voce di Elena era spezzata." Non avrai più paura."

Arabella sorrise quando Klaus la girò. Affondò il paletto di legno nel cuore di Jenna, uccidendola realmente. Vene grigie apparvero sulla sua, una volta, carnagione abbronzata. I suoi occhi sbiaditi e il suono del suo cuore, che un tempo batteva, si era fermato.

" No ! Jenna !" Elena singhiozzò.

" Si ! Jenna !" Arabella esultò. Elena mandò lo sguardo più carico di odio che potesse avere alla biondo-ramata. Arabella si limitò a sorridere malvagiamente e fece l'occhiolino.

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Stefan si era svegliato, i suoi lamenti di dolore furono il primo segno. Arabella lo guardò prima di girarsi e osservare mentre Greta cantilenava e versava il sangue di Jenna nel fuoco arancione. Klaus la guardava impazientemente, volendo che la maledizione fosse spezzata il prima possibile. Klaus camminò verso Elena. Arabella non poteva contenere i suoi nervi. Era pronta a vedere la doppelgänger crollare per terra, il suo sangue sulle labbra di suo fratello.

" È ora," Klaus annunciò. Le labbra di Arabella si sollevarono, quasi mostrando un sorriso entusiasta. L'anello intorno Elena svanì e Klaus si avvicinò. Arabella rimase indietro, volendo godere dell'eccitazione da sola. Il giorno era arrivato, Elena Gilbert sarebbe morta.

Klaus fece un cenno a Elena. Lei si alzò e lo affrontò. Elena Gilbert sapeva che la sua morte era giunta. Guardò il corpo della sua zia morta e una lacrima scappò dal suo occhio. Ad Arabella non importava che cosa stesse provando in quel momento Elena, solo godendo del fatto che la sola persona responsabile per aver rubato il suo vero amore stesse per morire.

" Grazie, Elena."

" Vai all'inferno."

Klaus sorrise quando affondò nel suo collo. Cominciò a dissanguare la ragazza. Arabella li studiò attentamente. Elena stava diventando sempre più debole secondo dopo secondo e Klaus stava diventando sempre più maldestro. Il sorriso di Arabella crebbe e crebbe mentre Elena sembrava sempre più fragile, ogni dose di sangue che Klaus divorava. Arabella per poco non si unì, ma questo era il momento di Klaus di infrangere qualcosa che aveva aspettato per secoli. Arabella godette della vista del corpo morto di Elena per terra. Il colpo del suo cadavere senza vita risuonò nei suoi orecchi.

" È finita," Arabella sussurrò." È morta."


Sorella,Sorella ► Damon SalvatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora