Sorella,Sorella ► Damon Salvatore

CAPITOLO SEI

SEI| AGGIORNAMENTO

Arabella si tirò su a sedere dalla posizione in cui si trovava prima e i suoi respiri erano diventati pesanti. Elijah si era appena svegliato e guardava in modo scettico sua sorella.

" Stai bene ?" Elijah chiese.

Arabella guardò Elijah," Si, sto bene. È Bella, caro fratello."

Elijah alzò un sopracciglio. " Bella?"

La biondo ramata annuì.

" Significa bella in francese," Elijah commentò.

Bella ruotò gli occhi e si appoggiò una mano sulla fronte; si era accorta di stare sudando.

" Sei sicura di stare bene ? Sei pallida e il tuo volto sembra terrorizzato, " Elijah disse.

" Sto bene, grazie per la tua preoccupazione," Arabella disse duramente." Smettila di preoccuparti per me come se ti importasse ."

Elijah era sorpreso dallo sfogo di sua sorella. Cose come quelle non capitavano spesso ad Arabella. La maggior parte degli sfoghi emotivi sono causati dalle emozioni represse, ovvero quello che Bella aveva continuato a fare per oltre 1000 anni. Non aveva né pianto né pensato alla sua perdita ed era stato strano quando si era ricordata di quel periodo. Ciò rese Arabella più confusa del motivo per cui avesse aggredito verbalmente suo fratello.

" Di che cosa volevi parlarmi ?" Bella sussurrò, abbassandolo sguardo ed evitando lo sguardo indagatore di suo fratello.

" Seguimi," Elijah invitò e si incamminò fuori dalla grande casa diroccata. Bella seguì Elijah fino alla sua auto e si sedette nel sedile del passeggero.

" Allora ?" Arabella chiese, sollevando un sopracciglio in direzione del fratello.  Era sospettosa del suo comportamento. Elijah fece retro-marcia nel vialetto della casa e guidò verso la civiltà.

" Ho bisogno che tu tenga d'occhio la doppelgänger," Elijah dichiarò.

Bella sbuffò." Divertente."

Elijah la guardò.

" Elijah. Non puoi essere serio !" Bella domandò incredula. " La conosco a malapena."

" Sono serio, Arabella."

" Elijah, ho incontrato la ragazza solo una volta. Quella volta è stata quando l'ho scambiata per Katerina; questo è tutto. Non diventerò all'improvviso la sua migliore amica . "

" Lo farai, ho bisogno che lei stia fuori dai guai mentre finisco delle cose," disse Elijah.

" Come dovrei essere d'aiuto?" Arabella chiese, infastidita." I fratelli le stanno sempre intorno e non la lasceranno andare senza  supervisione."

" Tienila al sicuro finché non arrivo," fu tutto quello che Elijah disse a sua sorella.

" Finché non arrivi?" Arabella si lamentò. " Sei impazzito!" Arabella brontolò, perché doveva fare la baby-sitter. Elena non aveva bisogno del suo aiuto, aveva i Salvatore e qualsiasi altra persona pronti a salvarla .

" Arabella, te lo chiederò di nuovo. Per favore ritorna a Mystic Falls e aiuta i fratelli a proteggere la doppelgänger," Elijah dichiarò.

Arabella voleva colpire la testa sul poggiatesta. Non voleva vedere né Damon, né Elena, né nessun altro in quella cittadina .

" No," disse lei in modo ribelle, incrociando le  braccia sopra il  petto.

Improvvisamente l'auto sobbalzò da un lato e si fermò.

" Elijah," Bella brontolò, guardandolo.

" Arabella Grace, se non farai questo piccolo favore, io -," ma Elijah fu interrotto.

" Che cosa ? Non puoi fare molto Elijah. Ne ho abbastanza di questa cosa che tu e tutti gli altri potete farmi sentire in colpa per farmi fare qualsiasi cosa," Arabella disse.

Elijah era sbalordito da sua sorella. Non era mai stata così , così audace. Arabella non era quella che si lamentava se c'era da fare un favore ad un fratello. Di solito cascava nel trucchetto del farla sentire in colpa ed era tutto sistemato. Ora ?  Si opponeva molto di più. Elijah non sapeva da dove tutta questa sua sicurezza venisse, ma per lui aveva un sapore agrodolce .

" Potresti fare questa piccolo cosa ?" Elijah chiese.

" No, non farò la baby-sitter alla doppelgänger," Bella fece spallucce.

Elijah era senza parole. Non aveva assolutamente nessuna idea su che cosa fare .

" Per favore?" Elijah chiese .

Arabella guardò suo fratello  e stava lentamente cedendo. Elijah sembrava disperato e sull'orlo della disperazione. I suoi occhi la stavano pregando ed Arabella stava cercando di non cascarci .

Arabelal si morse il labbro, un segno di riflessione.

" Va bene!" disse, esasperata.

" Grazie, Arabella," Elijah disse sinceramente .

" Bella," Arabella lo corresse .

" Perché Bella?"  lui chiese.

Bella si spostò nel sedile." Non voglio che le persone là fuori usino il mio vero nome."

Elijah ruotò i suoi occhi marroni. " Questo è assurdo, Arabella."

" Che ne dici di uno scambio; te mi chiami Bella e io faccio da baby-sitter alla doppelgänger," Arabella disse.

" Va bene," Elijah disse.

Bella sorrise." Ricordati, non si torna indietro."

" Lo so, Bella ."

Il sorriso di Bella si allargò. Ma, come sempre, c'era un motivo per cui il nome di Arabella doveva essere nascosto. Bella non poteva rischiare di avere il suo nome là fuori, con persone ad ascoltarlo. Bella era palese, eppure era così semplice che qualcuno poteva ignorare il nome senza pensarci su due volte .