CAPITOLO VENTUNO

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VENTUNO | LO SAI NON SONO UNA CHE INFRANGE LE PROMESSE

Arabella camminava per i corridoi della villa, dove i suoi fratelli l'avevano pregata di unirsi a loro. Non era una grande sorpresa  come Niklaus aveva ottenuto la casa, l'aveva ovviamente soggiogata. L'anno era il 1492 e i capelli di Arabella erano stati graziosamente intrecciati e il suo vestito con le maniche lunghe era di una perfetta tonalità di rosso. Arabella aveva un piccolo sorriso sulle labbra mentre ammirava gli esterni vittoriani.

" Arabell," una voce chiamò ed Arabella girò la sua testa verso la voce . Elijah arrivò camminando verso di lei.

" Fratello, posso aiutarti ? " Arabella domandò.

" Che cosa hai intenzione di fare qui?" Elijah chiese.

" Sto soltanto camminando, perché? Sei preoccupato che me ne potrei andare ?"  Arabella provocò con un sopracciglio sollevato.

" Non ne sarei sorpreso,"  Elijah mormorò.

Arabella sbuffò e intrecciò le braccia sul petto." Niklaus ha comprato proprio una bella casa; stavo solo ammirando i decori."

Elijah guardò sua sorella minore. " Solo ammirando ?"

Gli occhi di Arabella si illuminarono pieni di irritazione." Si, Elijah. C'è qualcos altro che vorresti chiedermi ?"

Elijah girò la testa nella direzione opposta alla biondo-ramata, indicando che lui aveva finito il suo interrogatorio e uscì dalla stanza.

" Diavolo," Arabella mormorò mentre continuava a girovagare.

Arabella entrò in una stupenda sala ed lasciò fuoriuscire un leggero sussulto mentre esaminava gli intricati disegni sul soffitto. Vari vortici di colori coprivano il soffitto e le finestre erano di vetro colorato. Tutto era stato dipinto così magnificamente e la ragazza era certa che era stato Niklaus a dipingerli. Arabella si perse nei disegni e non vide qualcuno avvicinarsi.

" Mia signora," una voce disse e Arabella si girò per vedere un servitore con capelli castani e i più splendidi occhi blu che avesse mai visto.

" Si?" Arabella domandò.

" Signor Klausha detto che nessuno deve entrare qui," il servo rispose.

Arabella sorrise." Stupido, sono sicura che a Niklaus non darà fastidio che sua sorella dia una sbirciatina."

Il servitore sembrava esitante.

" Balli con me ?"  Arabella chiese, porgendo la mano e mostrando un sorriso affascinante sul suo volto.

Il servitore scosse la testa e Arabella si imbronciò.

" Oh, andiamo tesoro ! Ho detto balla," Arabella ordinò, i suoi occhi  soggiogavano il ragazzo.

Il servitore afferrò la mano di Arabella e la fece piroettare.

" Qual è il tuo nome, dolcezza ?"Arabella chiese.

" Jasper," Il ragazzo sorrise.

Arabella si bloccò sui suoi passi di danza.

" Va tutto bene ?" Jasper domandò.

" Si, le mie scuse," Arabella scosse la  testa per mandare via i pensieri sul suo vecchio amore.

I due continuarono a ballare senza musica e Arabella rideva alle terribili mosse di danza del servitore.

" Sei un ballerino terribile, dolcezza, provo compassione per te,"  Arabella dichiarò con un grande sorriso.

Sorella,Sorella ► Damon SalvatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora