All'ospedale in cui avevo portato Lukamiano, stavo cercando di ammazzare il tempo leggendo riviste, mentre lui si faceva visitare.
Non appena lo vidi ritornare in camera mi sedetti di fianco a lui e gli accarezzai leggermente la fronte.
:- Ehi!
:- Sono stato bravo??
:- Ti stavi per fare ammazzare.
:- Ma ti ho difeso, o me, o te menavano.
:- Chi erano quei tizi??
:- Non è il caso che te lo dica..
:- Se sono pericolosi dobbiamo prepararci alla.. tu sai cosa.. -pronunciai quelle parole quasi in un sussurro, in modo tale da non farmi sentire.
:- I volsmi è meglio non attaccargli, non hai nemmeno la tua roba. Facciamo finta di niente. Dimentica tutto.
:- Sono tanto cattivi??
:- Ma sei stupida? Sono nemici mortali sia dei Kukuma che degli Sharim. Ci odiano perché in passato una Sharim ha sposato un Volsmi e poco dopo lo ha tradito con un Kukuma.
:- Ua sono così cocciuti?
:- Irritanti.. arroganti.. pieni di se.
:- E ora?
Non glielo dovevo chiedere perché dopo cinque minuti lo sentì russare.
Mi sistemi per bene sulla sedia a pensare alla nostra chiacchierata, e poco dopo mi addormentai anche io.
Il mio incubo incominciò così: stavo seduta su una sedia elettrica, e c'era in fondo Lukamiano che urlava aiuto. C'era una donna e un uomo che gli urlavano di dirgli dov'era la loro bambina.
Lui non parlava, stava per terra a guardarli a bocca aperta, e io volevo urlare dove stavo salvarlo da quei tizi.
Ma non potevo ero bloccata. La donna a un tratto mi notò e corse per liberarmi, se era lei la cattiva perché mi salvava?
Ad un tratto mentre Lukamiano e l'altro uomo nel sogno litigavano, la donna mi parlò.
:- Non temere Tamika, ti salverò. Se solo sapessi il codice di come aprire questo coso..
Poi ci fu solo un esplosione.
Mi svegliai di soprassalto, Lukamiano dormiva ancora.
Cercai di riprendermi da quel sogno, ma ora avevo paura di lui.
Chi erano quei due tizi? Chi era Tamika? E soprattutto che ci faceva là Lukamiano?
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_Talissa e gli Sharim_
FantasyTalissa ha appena scoperto di essere una Sharim, non sa ancora bene di preciso cosa vuol dire esserlo, e ha paura. Ma non per questo si lascia prendere dal panico e con tutto il suo corraggio inizia a camminare verso la sua metà.