Quando ritornai da Lukamiano, notai che aveva una faccia furiosa, ma mi invitò lo stesso a sedermi di fronte a lui.
:- Ti ho preso il tuo zaino che avevi lasciato per l'ospedale.
:- Ti ringrazio, sei stato gentilissimo.
:- Okay, passo subito al sodo, che ci facevi con quel coso di Volsmi? Ti avevo detto di starci lontana. Ma quando mai mi stai a sentire?
:- Non credo sia cattivo come tu dica. Si è dimostrato molto gentile nei miei confronti.
:- Se, gentile come no..
Notai che era parecchio arrabbiato, ma ero furiosa su come si comportava ora nei miei confronti.
:- chi è Tamika?
:- Buona- notai che aveva pronunciato quella parola leccandosi il labbro inferiore.
:- Solo?
:- Ti pare il momento di farmi una domanda così vecchia?
:- Ehi era solo una domanda.- non fini di pronunciare la frase quando sentì la sue labbra sulle mie.
Lo spinsi lontano da me, lui non doveva baciarmi.
:- che diavolo ti è venuta in mente? Baciarmi? Ma sei pazzo?
:- Adesso sai cosa provo con le tue domande idiote.
:- Le mie sono domande non baci. Ma dico sei pazzo?
:- Senti meno sai meglio è per te.
:- Sai aveva ragione Liam, tu non sei capace a fare nulla. Ora scusami vado via.
Quando pronunciai quelle parole mi assalì attappandomi la bocca per non farmi urlare aiuto.
Posò le sue labbra fredde sul mio collo e iniziò a baciarlo. Sapevo cosa voleva fare. E non glielo avrei permesso.
Incominiciai a tirargli pugni e calci a più non posso ma era forte, troppo per me. Non appena mollo la presa per togliersi la maglia incominciai a urlare più non posso.
A mia grande sorpresa entro Liam che mi levò di dosso Lukamiano e mi prese in braccio.
Avevo avuto così tanta paura.
Non appena fummo fuori, incominiciò a coccolarmi dolcemente e a pronunciare parole dolci.
:- Grazie- pronunciai a bassa voce accarezzandogli il volto.
:- Non ti preoccupare, ora dormi.
E senza farmelo ripetere due volte mi addormentai sul suo petto.
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_Talissa e gli Sharim_
FantasyTalissa ha appena scoperto di essere una Sharim, non sa ancora bene di preciso cosa vuol dire esserlo, e ha paura. Ma non per questo si lascia prendere dal panico e con tutto il suo corraggio inizia a camminare verso la sua metà.