Ormai da quando era venuta la pace era passato un messetto e stavo già iniziando a vedermi un obesa allo specchio, ma carinissima la pancia a sua volta.
A Liam piaceva tanto la sera addormentarcisi sopra, lo trovavo così buffo, ma lui disse che così aveva già un dialogo con suo figlio.. non fatemi domande.
Avevo lasciato perdere anche il fatto che Tamika se ne era andata con Liam, anzi la verità andavamo anche parecchio d'accordo.
Lei capiva me e io capivo lei. Ci completavamo come sorelle.
Quella sera ci aveva invitati a mangiare fuori a me e Liam.
:- Secondo te perché ci ha chiamato a cena?- chiesi a Liam quando stavamo parcheggiando al viottolo di casa sua.
:- Non è che incinta pure lei?- scoppiò in una sonora risata, anche se secondo me lui sapeva di cosa si trattasse.
Appena entrati dentro casa sua vidi l'ultima persona che avrei mai pensato di vedere.. Famji.
Che diavolo ci faceva lui lì?
Ma non feci in tempo a entrare che subito mi porto in cucina lasciando Liam e Famji da soli.
:- Okay perché ci sta Famji?- non feci in tempo a chiederglielo che mi attappò la bocca con una mano.
:- Prima di tutto - disse avvicinandosi alla piccolissimissima pancia che mi era cresciuta lasciandole un bacio- dovevo prima salutare il mio nipotino o nipotina. E secondo io e Famji stiamo assieme pensavo lo sapessi...
:- No..
:- Sei arrabbiata?
:- No, sono così felice per te!- l'abbracciai forte a me e poi la presi per il polso e andammo a mangiare.
La serata passò abbastanza tranquilla se non fosse per il fatto che Famji continuava a ricordami che fra qualche mese sarei diventata un obesa con il pancione.
Appena tornati a casa, Liam si mise nella sua solita posizione, e chiudendo gli occhi sussurrò a mezza voce:- A me piacerai anche con altri venti chili.
Non era una cosa assai dolce, ma detta da lui la faceva sentire così speciale, e a poco a poco mi sentivo sempre più legata al mio bambino/a.
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_Talissa e gli Sharim_
FantasyTalissa ha appena scoperto di essere una Sharim, non sa ancora bene di preciso cosa vuol dire esserlo, e ha paura. Ma non per questo si lascia prendere dal panico e con tutto il suo corraggio inizia a camminare verso la sua metà.