Mi sentivo così liberata dopo aver ucciso Lukamiano, ma allo stesso tempo sentivo di aver fatto una cosa brutta.
Mi buttai sul letto cercando di non pensare a ciò che era successo, troppo in una sola giornata.
Cercai di riprendermi anche dalla conversazione con Famij ma mi risulto difficile. Forse dovevo tornare da Liam, anzi, decisi di andarci per dirgli che aveva ragione lui, che io avevo torto e che voglio ritornare al nostro rapporto di prima.
Quando mi stavo dirigendo da lui notai una folla fuori la camera, è tra di esse spiccava Liam.
Parlavano in modo troppo antico, e io non ero così brava con le lingue antiche di quei popoli.
Non appena tutti se ne andarono mi diressi verso Famij chiedendo spiegazioni ma mi mandò a quel paese.
Non riuscivo a capire perché in tutta quella giornata la gente mi trattava male.
Tornai a fine giornata nella mia stanza e rimasi sorpresa quando vidi Liam serio seduto sul bordo del letto.
Per un attimo rimanemmo entrambi in silenzio, poi mi avvicinai a lui. Incominciò lui a parlare, mi mancava la sua faccia pacata.
:- Tu hai ucciso Lukamiano?
:- Si - non riuscivo a capire a dove volesse arrivare.
:- I Kukuma ci hanno dichiarato guerra per questo.
:- Mi dispiace, ora le persone moriranno per colpa mia.. - mi sentivo realmente in colpa, e iniziai a piangere in silenzio.
:- Non esagerare su è solo una guerra che vuoi che sia!
:- Solo una guerra? E se muori? E se moriamo? Tutto per colpa mia.
:- Si la colpa è tua, ma io ho tanti anni la mia vita l'ho vissuta.
Detto ciò si alzò di scatto e mentre se ne stava per andare gli presi spontaneamente la mano.
Volevo che lui si fermasse vicino a me, che fosse di nuovo mio amico, non volevo che mi lasciasse ancora.
:- Non fare ciò che non vuoi fare, non promettere ciò che non puoi promettere.
Uscì con una strana luce degli occhi, forse piangeva, forse era arrabbiato.
Ma quando uscì caddi sul letto e pensai alle enorme cazzata che avevo fatto.
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_Talissa e gli Sharim_
FantasyTalissa ha appena scoperto di essere una Sharim, non sa ancora bene di preciso cosa vuol dire esserlo, e ha paura. Ma non per questo si lascia prendere dal panico e con tutto il suo corraggio inizia a camminare verso la sua metà.