Capitolo 6 -Incontro un Volsmi

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Vagai a caso nell'ospedale per qualche minuto in cerca del bagno.
Ero rimasta sconvolta dal mio sogno.
Dovevo trovare risposte, ma come? Parlarne con Lukamiano forse mi avrebbe fatto bene.
Quando trovai il bagno, vi entrai dentro e mi lavai la faccia.
Uscita dal bagno, mi incamminai verso la camera del Kukuma, quando notai che, vicino alla porta c'era uno di quei tizi che avevano picchiato Lukamiano.
Avevo detto mille volte che quando avrei rivisto uno di loro lo avrei menato a dovere, ma averlo proprio qui cambiava tutto.
Mi feci corraggio e andai dalla sua direzione.
Fui sorpresa quando mi sorrise e mi porse il mio zaino.
:- Che cos.. perché?
:- Mi dispiace che ci siamo conosciuti in una maniera abbastanza "scomoda", io sono Liam!
:- Perché sei gentile con me? La mia specie è nemica con la tua.. Tu non puoi essere qui. Dovresti andartene.
:- Hai fatto un sogno con cui il tuo kukuma litigava con un uomo e una donna, non è così Talissa?- mi prese di sorpresa quando nominò il sogno, come diavolo lo faceva a sapere?
:- Si.. Tu ne sai qualcosa?
:- Che ne dici di andare a parlare di questo fatto di fronte a un buon caffè?
Non avevo voglia di accettare ma dovevo avere risposte. Io dovevo sapere.
Pagò lui i caffè e mi comprò anche qualcosa da mangiare. 
:- Mi devi spiegazioni- gli ricordai io, mentre incominciavo a mangiare.
:- Tamika, è la prima figlia dei tuoi genitori. All'epoca, non si sapeva chi erano bene i kukuma. Una sera una sorvegliante notò che Tamika era scomparsa, c'era il panico in tutto il campo. Ad un tratto un mio simile, Volsmi, la trovò. Lukamiano l'aveva messa dentro una specie di cassaforte. Mentre la sorvegliante cercava con tutte le sue forze di liberarla, il Volsmi combatteva contro quel Kukuma. Non riuscirono a salvare Tamika e il tuo caro amico che hai portato qua è un mangiatore di esseri come te.- raccontò quella storia con tale enfasi, da farmi domandare se non fosse il Volsmi della storia.
Ora che ci parlavo non sembrava tanto cattivo, anzi mi sembrò una persona molto disponibile.
:- Perché dovrei credere a te e non a lui?
:- Non mi credi, lo sospettavo, ma prova a fargli domande più approfondite sul suo passato e vedi che non saprà risponderti.
:- Lui non mi mente.- mi stava incominciando a dare sui nervi. Nessuno trattava male un mio amico.
:- Talissa stai attenta a quel tizio, fammi questo favore, ora devo andare.- mi diede un bacio sulla guancia, poi mi lasciò lo zaino sul tavolo.
Non volevo che se ne andasse. Io dovevo sapere di più, così gli andai incontro e lo bloccai.
:- Non puoi andartene.. mi devi più spiegazioni.
:- Senti secondo me hai bisogno di prendere aria, ti va di fare una passeggiata?- Aprì la porta dell'ospedale, facendomi cenno di uscire assieme a lui, e rimasi stupita quando decisi di andare con lui. Richiuse dolcemente la porta dietro di noi e poi incominciammo a camminare. All'inizio ci fu silenzio imbarazzante, poi incominciammo a farci domande in generale. Che colore ci piaceva, dove vivevamo, quali erano i nostri colori preferiti, ecc..
Non mi resi conto di quanto fosse tardi fin quanto non iniziai a tremare dal freddo. Mi diede la sua giacca per coprirmi, il suo gesto mi fece arrossire leggermente.
Mi domando più volte se volevo rimanere con lui, io volevo rimanere con lui, ma mi sarebbe mancato Lukamiano. Così mi dileguai da lui e andai da Lukamiano. E vi giuro che non feci scelta più sbagliata di tornare dal mio kukuma.

_Talissa e gli Sharim_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora