"Conosci le regole, sai che non ti è permesso avvicinarti a Mario senza la presenza della redazione. Dovrei..."
Seduta dietro alla sua scrivania, Maria si sforza di rientrare nel suo ruolo di produttrice e di essere leale nei confronti di Mario, lottando contro la tenerezza che gli ha sempre ispirato Claudio.
"Non ho giustificazioni. Fai quello che devi, Maria, lo capirò."
Lo sguardo ostinatamente fisso verso il pavimento, chiuso nella difensiva, Claudio sente lo sguardo di Eléna trafiggergli le spalle; Mario non gli ha mai parlato di Lei, di questo è sicuro...quel che è certo è che sembra avere un ruolo importante nella vita di Mario. L'ha percepito distintamente, anche se c'era una porta a dividerli, così come intuisce lo strano legame che la lega a Maria.
"Da quanto tempo eri dietro la porta?"
Potrebbe mentire, dire che passava per caso... ma che senso avrebbe nascondere la verità?
Il dolore che ha avvertito nella voce di Mario ha annientato ogni sua speranza, cancellato quella carezza leggera disegnata dal suo pollice curioso.
Gli ha ricordato il passato...quell'ultimo litigio terminato con un "Non posso andare avanti così."..."Tu non mi fai vivere."... "Non ce la faccio" e quell'ultimo sguardo che gli aveva lacerato l'anima. Quando l'aveva respinto con un freddo "Lasciami in pace, non ti sopporto quando fai così."
Non aveva compreso quello che c'era in gioco, quello che stava perdendo; a cosa lo stava portando il suo orgoglio, le sue paure...l'insicurezza accuratamente nascosta. Anche a Mario che pure sapeva di amare più di se stesso.
Un circolo vizioso che gli era costato caro.
Se ripensa al passato tutto gli appare così chiaro, così evidente...come l'inutilità di rimanere in studio...perché Mario non lo perdonerà mai; di questo ne è certo.
Tutto questo dolore ha scavato un baratro tra di loro, incolmabile.
Alza il volto con estrema stanchezza, lo sguardo reso opaco dalla rassegnazione.
"Ti ringrazio, Maria, di avermi dato la possibilità di..." la voce gli si spezza.
Per la prima volta non sa come continuare, gli manca l'aria.
All'improvviso sente una mano carezzargli una guancia ed uno sguardo attento cercare il suo, è Eléna.
"Se io ti dico di pensare a Mario, a cosa penseresti?"
"Mario..." e una luce calda illumina le sue pupille, perdute nel ricordo di come annidava il suo volto nell'incavo del suo collo tutte le volte che gli era possibile...di come lo stringesse forte, quasi potesse scomparire, ogni volta che rientrava in casa...di come amava dormire rannicchiato sul suo petto, le gambe intrecciate...di come...
"Sono felice di non essermi sbagliata, i tuoi occhi mi hanno dato l'unica risposta che poteva convincermi. Per me può rimanere Maria. Mario ha bisogno di confrontarsi con lui per uscire dall'antro nel quale si è rinchiuso e Claudio...sospetto che per Claudio sia lo stesso."
Claudio non comprende bene cosa succeda, sa soltanto che le due donne hanno raggiunto un accordo utilizzando un linguaggio a lui sconosciuto, sigillato da uno sguardo complice.
La segue con lo sguardo mentre si dirige verso la porta.
"Preparati Claudio, sarà dura arrivare di nuovo al suo cuore. Ha sofferto tanto, troppo. Che sia stato tu la causa di tanta sofferenza, complica le cose."
Per la prima volta la vede sorridere, quieta.
"Sarà un duello interessante Maria. Sono due guerrieri, leali ma testardi. Dovrai fare molta attenzione a che la battaglia non diventi cruenta perché, te lo assicuro, Mario riesce a essere molto duro quando vuole."
La registrazione riprende senza che il pubblico, o gli altri corteggiatori, si siano resi conto di quanto successo dietro le quinte.
Claudio ha raggiunto la sua seduta, la più lontana da Mario...la più comoda, per Mario, perché gli consente di controllare i suoi movimenti senza che la regia possa rendersene conto.
Nota subito il cambio d'umore; è sempre stato capace di leggergli dentro solamente osservando la postura del suo corpo, adesso è malinconico... molto... sicuramente sta aspettando che termini l'ultimo blocco di registrazione per scappare via.
S'irrita con se stesso per essere caduto nella trappola dei ricordi e si sforza di concentrarsi in quello che Maria gli dice.
"Mario hai già visto qualcuno che ti piace?"
Dissimulando i suoi reali sentimenti, Mario finge di esaminare tutti i candidati, celiando con Tina che, da provetta imbonitrice, tenta di rifilargli i corteggiatori più insignificanti; il suo reale intento è semplice, evitare che Claudio abbia un valido rivale.
"Maria, posso essere io a fare delle domande? Non credo che ci sia qualcosa, della mia vita, che non sappiano mentre io, di loro, non so nulla."
Maria rimane impassibile; con una semplice richiesta, Mario le ha modificato la scaletta della trasmissione ma lo asseconda senza battere ciglio.
"Da chi vorresti iniziare?"
"Da quel ragazzo bruno, per esempio" e indica un ragazzo palestrato, capelli lunghi, neri, legati dietro la nuca, occhi azzurri come il mare di agosto.
"Puoi avvicinarti, per favore?" poi, con fare indolente, gli chiede di raccontarsi mentre, scherzando con Gianni, gli lancia sguardi di apprezzamento.
Sorride quando vede Claudio rabbuiarsi... lo sguardo improvvisamente fisso sul monitor, le mani chiuse a pugno... comprende che è in preda dei morsi della gelosia, lui che gli ha sempre detto di non essere possessivo.
Sente il gusto dolce della provocazione nella bocca quando, dopo aver chiacchierato con alcuni corteggiatori, decide di sovvertire le regole del programma, chiedendo di poter ballare con un corteggiatore.
"Con chi vorresti ballare?" gli risponde Maria, cercando di capire dove vuole andare a parare con le sue richieste.
Mario si guarda attorno con studiata indifferenza per poi guardare con intensità il primo ragazzo della lunga fila.
"Con Marco" e la scelta raggela il pubblico.
La musica li avvolge morbida, Mario si muove languido seguendo il ritmo sensuale scelto dalla regia; sfiora, con intenzione, la guancia morbida di Marco, accarezzandogli distrattamente le spalle mentre riflette su chi portare in esterna.
Quando la musica s'interrompe, Mario ha già deciso quale sarà la sua prossima mossa.
Siede sul trono, accavalla le gambe nervose e, con voce decisa lancia l'ennesima richiesta.
"Posso portare più corteggiatori nella medesima esterna?"
La richiesta spiazza Maria che si consulta con la redazione prima di rispondere.
"Come hai pensato di organizzare le esterne?"
"Tre esterne, Maria. Due di gruppo ed una singola. Voglio affrettare i tempi e concentrarmi solo in chi potrebbe interessarmi."
"Mi pare logico. Vuoi dirmi con chi t'interesserebbe fare l'esterna?"
"Marco, Stefano, Francesco, Alessio e Livio. Sarò io a organizzare le esterne, ovvio."
Si prende la libertà di guardare Claudio e si accorge che la sua espressione non è cambiata.
Rendersi conto che lui non si aspettava di essere scelto per un'esterna e mutare linea di condotta, per Mario, è un tutt'uno.
"...e Claudio, naturalmente."
Sorride beffardo quando vede la sorpresa irrompere nel suo sguardo smarrito.
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TI AMO PER COME MI FAI SENTIRE QUANDO SONO CON TE
FanfictionSono passati molti mesi da quel 2 dicembre, quando Claudio lo ha scelto dicendogli che era la sua scelta. Il tempo si è incaricato di dimostrargli che quell'amore era esistito solo nel suo cuore e nella sua mente. Scoprirlo lo ha quasi distrutto. Ad...