Parte 4 FUGGIRE NON SERVE A NULLA

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A se stesso può confessarlo, le esterne di gruppo le ha volute per non annoiarsi troppo... perché gli è bastato un semplice sguardo per rendersi conto che nessuno, dei ragazzi scesi per lui, aveva quel non so che capace di muovergli il pavimento... così avrebbe detto Eléna, sorridendo allusiva... l'esterna con Claudio è un'altra cosa ed ancora si maledice per essere caduto nella sua stessa trappola.

Non si sente preparato ad affrontarlo, una cosa è iniziare una schermaglia da lontano con Claudio...altra è confrontarsi con il suo sguardo senza una rete di protezione.

Ha preteso di organizzare le esterne, per non trovarsi in una situazione difficile da gestire, e adesso non sa cosa inventarsi.

Seduto sulla sua poltrona preferita, fuma una sigaretta dietro l'altra ascoltando uno dei cantanti che più ama ..."No se como encontrar un rincón en el mar para ahogar la mitad del olvido. 
Cómo tanto amor pudo hacernos tanto mal? " ...

"Tanto amore? Perché proprio questa canzone di Abel Pintus?"

La voce di Eléna lo scuote dalla pozzanghera vischiosa del suo malumore; non l'ha sentita entrare, non l'ha avvertita di essere rientrato perché non aveva voglia di parlare con nessuno, ma lei continua a chiacchierare senza aspettarsi che Mario le risponda, ben consapevole del malumore che lo domina nel profondo.

"E' inutile chiedersi perché tanto amore ha potuto farvi tanto male. Quello che è successo, ormai, non può essere disfatto." e intanto si siede sul bracciolo della poltrona e gli accarezza i capelli...con l'evidente intenzione di rilassarlo.

Quando lo sente stiracchiarsi soddisfatto, come un gatto che ha appena finito di leccare la sua ciotola del latte preferito, capisce che è ritornato del suo umore abituale...che ha incontrato la soluzione a quanto, poco prima, lo preoccupava.

Si alza e si affaccia dall'ampia vetrata che domina la cupola di San Pietro poi, con indifferenza, gli chiede come ha pensato di ideare le esterne...bada bene a non fare il nome di Claudio, non vuole attirare i suoi sospetti manifestando un particolare interesse nei suoi confronti...si suppone che non lo conosca...ma il timore che Mario possa fare qualcosa della quale pentirsi in futuro la costringe a venire meno ai suoi propositi.

"Li porto da Giovanni. Tre di loro. Devo decidere ancora chi. Gli altri due li porto da madre Teresa" e ride.

"Por el amor de Dios!" lo sguardo sbalordito di Eléna convince Mario di avere trovato la giusta soluzione; se lei ha avuto questa reazione alla sola prospettiva di quello che potrebbe accadere... il pubblico adorerà le esterne.

"E Claudio?"

Basta il solo nome per raggelare l'ambiente.

Mario si alza dalla poltrona e si avvia alla porta cosciente che Eléna, questa volta, non sarà d'accordo con quanto ha deciso.

TI AMO PER COME MI FAI SENTIRE QUANDO SONO CON TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora