Sono passati molti mesi da quel 2 dicembre, quando Claudio lo ha scelto dicendogli che era la sua scelta. Il tempo si è incaricato di dimostrargli che quell'amore era esistito solo nel suo cuore e nella sua mente. Scoprirlo lo ha quasi distrutto. Ad...
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"C'era un'altra persona nella stanza!" si guardano sconcertati, specialmente Claudio che ha sempre pensato che lo stalker agisse da solo.
"Questo complica le cose perché si copriranno a vicenda. Per questo è stato impossibile scoprire chi fosse!"
Visibilmente abbattuto, Claudio si porta i pugni agli occhi senza aggiungere null'altro. Il silenzio riempie i loro respiri fino a quando Eléna riprende le redini della conversazione.
"Che sia uno soltanto o che siano in dieci poco importa. Avranno pur fatto un passo falso. Dobbiamo solo trovarlo. Ho bisogno di visionare il fascicolo del tuo avvocato, Claudio; puoi dirgli se mi manda tutta la documentazione per mail."
"Di cosa hai bisogno in particolare?"
"Di tutto quanto abbia un riferimento diretto con lo stalker. Videi, messaggi..."
"Ma non abbiamo bisogno di ricorrere a Giovanni per questo, una copia di tutto io l'ho già consegnata a Mario."
Raggiunto dallo sguardo scrutatore di Eléna, Mario alza le mani in senso di scusa.
"No. Ti rispondo prima che tu mi faccia la domanda. Non ho visto cosa ci fosse nella pen-drive e, per dirla tutta, ho pensato che fosse solo un mezzo di Claudio per guadagnare tempo e giustificare le sue cazzate."
"Vuoi dire che non hai controllato..." l'espressione esterrefatta, Claudio si solleva su se stesso e si gira verso Mario piantandogli gli occhi, accusatori, addosso.
"Nulla... non ho aperto un solo file."
"Ma perché? Ti avevo detto che era importante."
"Perché..."
"Perché sei sempre il solito, questa è la verità. T'innamori delle tue idee ma mai prendere in considerazione che forse sono sbagliate."
Claudio continua a fronteggiarlo con uno sguardo irato. Proprio non riesce a comprendere come siano, di nuovo, alle solite.
"Perché tu non fai lo stesso? Ti devo, forse, ricordare quando..."
"Basta. Non sono disposta a seguirvi in questo teatrino da adolescenti. Dov'è la pen-drive Mario?"
La voce di Eléna li interrompe, bruscamente.
"Penso di averla posata nello svuota tasche che c'è sulla consolle all'ingresso."
"Vado io, non muoverti. Prendo anche il notebook cosi ne verifichiamo il contenuto. Aspettatemi nel salone."
Dopo pochi minuti Eléna li raggiunge, si siede accanto a loro sul divano e, senza profferire ulteriori commenti, inizia a visionare i file, lasciando per ultimo il video dell'incidente in stazione.