Capitolo 1.09

333 10 0
                                    

Victoria lo seguì con lo sguardo: non le bastava quella risposta enigmatica, non poteva incasinare le cose ancora di più perciò doveva scoprire che cosa intendesse e se quella risposta e quello sguardo fossero davvero legate a lei in qualche modo. Si alzò, scivolò rapidamente verso l'uscita e raggiunse il corridoio. Camminò rapidamente, guardò in tutte le stanze: sembrava sparito.

Ad un tratto sentì dei passi, verso sinistra, svoltò l'angolo e lo vide, era di fronte al distributore di lattine a cercare di farlo funzionare.

Si avvicinò, rallentando il passo.

"La motivazione può venire da un sacco di fonti.." ripeté citandolo.

Sergio si voltò, la guardò e tornò sul distributore dandogli una botta a mano aperta sperando gli rilasciasse la lattina che aveva scelto.

Victoria si appoggiò al muro, concentrandosi. "Che volevi dire?"

"Non ti è piaciuta la frase?" domandò lui, perplesso.

"Certo, molto..studiata...anche lo sguardo era studiato o ti è venuto così?"

Sergio si girò ancora. "Scusa? Che sguardo?"

"Credi non me ne sia accorta? Mi stavi guardando quando hai detto quelle cose...era come se.."

"Parlassi di te?" disse, avvicinandosi di colpo e stringendola al muro.

Ancora una volta, a Victoria mancò il battito del cuore. Si guardò intorno per non incontrare i suoi occhi ma da così vicino era inevitabile.

"Perché fai così? Perché non mi dici solo cosa intendevi?"

Sergio si allontanò, tornò alla macchinetta lottando ancora con questa, invano.

Victoria lo guardò, attendendo una risposta che tardava ad arrivare. Ci stava pensando bene, prima di dire qualcosa.

"Intendevo quello che ho detto. Che ci sono tante fonti di motivazione e che non necessariamente dev'esserci una fidanzata dietro alla tua forza in campo."

"Quindi tu non stai con quella modella francese di cui tutti parlano..."

Quella frase Victoria se la sarebbe davvero risparmiata, ma era come se in quel momento il suo cervello avesse risposto al posto suo. Le era come scivolata dalla bocca, e non aveva potuto fermarsi.

Sergio si voltò, la guardò e sorrise. Era un sorriso diverso, compiaciuto come se avesse vinto una scommessa con se stesso.

"Ah, quindi è questo il tuo problema."

Victoria doveva trovare una giustificazione, e in fretta.

"L'ho...letto in giro." mentì "E siccome hai fatto un discorso così profondo pensavo ci fosse davvero qualcuno.. ma se tu dici di no.."

"Tu sei gelosa." sentenziò lui, come se parlasse da solo.

"Scusa?? Sei fuori strada mio caro!!" rise Victoria, la risata però non era di divertimento, era più nervosismo. Sergio riusciva a leggerle dentro più di se stessa e di Ines - come ci riusciva, era ancora un mistero.

"Tu sei gelosa" ripeté soddisfatto "e hai paura che ci sia qualcun'altra in mezzo."

"Ma in mezzo a cosa?! C'era qualcosa nel caffé che hai bevuto..."

Sergio si morse un labbro, guardandola mentre Victoria cercava di arrampicarsi sugli specchi senza scivolare. "Te l'ho chiesto per pura curiosità, comunque. Mi ha colpito ciò che hai detto e..volevo sapere se era vero. Tutto qui."

"Ah sì, quindi tu sei venuta qui, mi hai seguito in corridoio quando non potresti per chiedermi del gossip."

Victoria lo guardò negli occhi. "Esatto." mentì. Mentì spudoratamente, ma doveva battere in ritirata - aveva parlato troppo, aveva perso il controllo della situazione ma con uno come Sergio non era facile mantenere la razionalità, specialmente per Victoria.

Trilogia con Sergio RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora