Capitolo 3.14

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Hoy lo pude ver

Muriò este amor

Lo vi en tus ojos

LLego a sufrir

Sin enterarnos

se terminò...

Victoria trascinò il suo trolley fino al vialetto di fronte casa.

Dopo quella settimana devastante passata a Londra a finire il reportage, era rientrata a Madrid.

Aveva pianificato ogni secondo della sua giornata, specialmente quella di rientro.

Durante la settimana precedente, aveva parlato con la proprietaria del suo vecchio appartamento e aveva accordato di poterci rientrare appena tornata in Inghilterra. Le aveva inviato l'affitto ed era ritornata a Madrid a prendere i suoi bambini per andarsene.

Andarsene da quella casa. Andarsene da quella vita. Ricominciarne un'altra. Con il suo lavoro e con i suoi bambini. Senza Sergio.

Nei suoi occhi il vuoto: lo notava ogni giorno quando si alzava e si guardava allo specchio.

Il suo volto non aveva espressione. Il suo cuore non esisteva più. Ferita e uccisa dall'unica persona che sarebbe stata in grado di farla morire dentro: Sergio. Il suo unico grande amore, l'unica persona sulla faccia della terra di cui non avrebbe mai dubitato. Le aveva distrutto la vita, stravolto il cuore, glielo aveva strappato dal petto e calpestato. Mai in vita sua ci sarebbe potuto essere un dolore più grande di un tradimento.

Hoy vi la verdad

Quieres creer

que no te emporta

pero mentir

no hace falta

solo el dolor sale

en el alma....

Ed ora era lì. Sul viottolo che portava all'ingresso, di fronte ai tre gradini d'entrata. Sapeva che, aprendo la porta, probabilmente si sarebbe trovata davanti Sergio che era rientrato dopo la partita contro la Scozia. Non vedeva l'ora di vedere i suoi bambini, la sua unica fonte di felicità, e andarsene. Andarsene via da tutto, concentrarsi solo su di loro per smettere di pensare.

Allungò una mano tremante verso il campanello, quel campanello che aveva immaginato di suonare con tanta felicità una volta ritornata finalmente a casa dopo l'avventura in Inghilterra. E invece il suono di quel campanello risuonò come un tuono prima della tempesta.

Olvidamos que amarse

era acto de fe

Olvidamos que amarnos

era un pacto con Dios..

La porta si aprì subito. Ma di fronte a lei non ci fu Sergio, ma Paqui. La madre di Sergio.

Incrociò i suoi occhi, Victoria avrebbe voluto piangere, lasciarsi andare all'ennesimo pianto senza soffocarlo nel sonno di notte come aveva fatto in tutti quei giorni. E invece fu forte e impassibile.

"Ciao Victoria" disse lei, visibilmente imbarazzata e dispiaciuta.

"Ciao Paqui." rispose lei, con un filo di voce.

Entrò e subito respirò l'aria di casa a pieni polmoni. Quell'aria che non vedeva l'ora di respirare di nuovo, quell'aria che ora non vedeva l'ora di dimenticare.

"Come è andato il viaggio?" chiese.

"Bene." rispose lei, telegrafica.

Paqui si schiarì la voce sorridendo quando Sofia e Andrés corsero incontro alla mamma felici. Anche lei avrebbe voluto dire tante cose ma capì che non era il caso. Aveva saputo la notizia da Reneé, con il quale Sergio aveva parlato. Da dopo la Scozia non lo aveva più visto. Era come un fantasma che girava per casa, sempre chiuso in camera, in silenzio, devastato quanto lo era Victoria.

Trilogia con Sergio RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora