Capitolo 3.31

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"Signorina, abbiamo i risultati delle sue analisi."

"Che cosa avete scoperto?"

"Da quello che possiamo vedere, lei aspetta un bambino. Congratulazioni."

"Ne è sicuro?"

"I risultati non mentono signorina. Perché me lo chiede con questo tono? Non mi dica che non lo poteva immaginare con i sintomi che aveva..."

"Ecco...io sono solo..sorpresa. Grazie dottore."

"Si figuri, tra qualche giorno venga per il primo controllo così vediamo a che punto è."

"Sì, verrò, arrivederci."

"Permesso????" la voce di Victoria si diffuse per tutto il corridoio mentre Sofia e Andrés di ritorno da scuola, avevano già invaso la loro vecchia casa correndo alla ricerca di papà.

Sergio era lì, immobile sul divano, a fare zapping con il telecomando, terribilmente annoiato.

Si illuminò quando vide i suoi due figli saltargli addosso sul divano.

Erano passati tre giorni dall'incidente in campo. Sergio stava lentamente riacquistando le forze, la ferita si stava lentamente rimarginando e Victoria - con l'aiuto di Reneé e Miriam - lo seguiva a vista d'occhio passando ogni momento libero a controllare come se stesse e che non si sforzasse troppo.

"Piano bambini! Non buttatevi addosso.." li riprese Victoria preoccupata.

Sergio li abbracciò, tenendoli uno da una parte e uno dall'altro e sorrise.

"Oh non mi fanno niente, papà è forte" fece stringendoli a sé ancora.

Victoria sorrise, guardando quella dolce scena. I bambini erano così felici di rivederlo che in macchina non vedevano l'ora di arrivare e di poterlo salutare di nuovo dopo tanto tempo lontani.

"Ti fa male papà?" domandò Sofia appoggiando una mano all'altezza del cuore.

Sergio guardò la piccola mano sul suo pettorale e sorrise. "No. Se ci metti la mano non fa più male.." sorrise dolcemente.

Sofia si strinse al padre, guardandolo con i suoi stessi occhi.

"Giochiamo a calcio papà?" domandò Andrés entusiasta.

Victoria sospirò, sedendosi accanto al bambino. "Papà deve riposare Andrés, quando starà meglio potrete giocare.."

Andrés si fece riluttante. "Prometti?" fece guardando Sergio.

"Certo amore, prometto! Mi potrai stracciare con i rigori" sorrise.

Andrés gli si appese al collo, dandogli un bacio sulla guancia.

"Bambini vi va di mangiare qualcosa?"

"Sìììììì!" esclamarono in coro.

"Bene allora andate a lavarvi le mani che è ora della merenda!" sorrise la mamma mentre i bambini già si rincorrevano per il corridoio fino al bagno.

Rimasti soli, i due si guardarono.

"Ma tu non devi lavorare?" domandò Sergio.

"No, il capo mi ha costretto a stare in ferie visto che non ho mai mollato un momento da quando sono tornata.."

Sergio la guardò, quasi perplesso. "E così sei un'anima in pena perché non sai cosa fare?"

"Esattamente. Ti ho portato i bambini, per passare il tempo.."

"E' stata la parte più bella della giornata."

"Che ti ha detto il medico?"

Sergio sbuffò. "Che la caviglia sta guarendo, e che posso tornare a giocare."

Trilogia con Sergio RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora