Dopo aver pensato qualche secondo a cosa volesse dire quella donna e a chi fosse, alzando gli occhi verso le luminarie per finire di ammirarle, si scontrò con due occhi scuri in lontananza.
Il suo cuore ebbe un sussulto e quasi le morì in gola. Sergio.
Sergio era lì, di fronte a lei, a pochi passi. Che ci faceva lì? Era da solo? In compagnia? Che cosa voleva? Era venuto per lei? Era con gli amici del Real? Con Iker? Non ne sapeva nulla, dove....fermò la valanga di pensieri schiarendosi la voce.
Non seppe che fare: muoversi, rimanere lì, spostarsi, correre, scappare di nuovo, oppure fermarsi e parlare? Ricordò di ciò che le aveva detto Ines. Era l'ultimo giorno dell'anno e non voleva più vivere di rimpianti. Avrebbe chiuso quella questione una volta per tutti. Camminò, andandogli incontro. I brividi la riavvolsero come il giorno prima quando lo stava amando tra le sue braccia. Preferì non pensarci e focalizzarsi su di lui. Si avvicinò di qualche passo.
"Ciao" disse, sicura.
"Ciao" fece lui, un po' meno. Si guardò intorno, come se aspettasse la comparsa di qualcuno da un momento all'altro.
"Sei solo?"
"No, sono con i miei compagni di squadra.." spiegò mettendosi le mani nelle tasche dei pantaloni neri che indossava. Victoria lo guardò negli occhi, non sapeva come ci riusciva ma dopo quel pomeriggio riusciva a riguardarlo negli occhi senza troppo imbarazzo.
"Sergio, mentre attendi che ritornino...."
"Dobbiamo parlare. Ci stavo pensando anche io."
"Esatto. Hai un momento?"
Sergio si guardò intorno poi la prese per il braccio camminando veloce fino ai portici vuoti sul lato della piazza di fronte alla Puerta. La gente, ignara, continuava ad aspettare la mezzanotte alla quale mancava meno di mezz'ora.
"Cosa volevi dirmi?" disse Sergio.
Victoria sospirò. Bella frase, da dove iniziare un discorso così complicato?
"Non so precisamente da dove cominciare.." iniziò, sincera "Ma... ciò che c'è stato ieri è stato..."
"Surreale." completò lui.
Victoria lo guardò negli occhi. "Esatto. Surreale e...io voglio prenderlo come un caso isolato perché..non succederà più."
In quel momento, in mezzo al brusio della gente, Victoria sembrò sentire il cuore di Sergio andare in frantumi assieme al suo - come uno specchio rotto in mille schegge. Incassò il colpo, rimanendo fisso su di lei, senza risponderle. "Ho deciso di cominciare l'anno nuovo essendo felice e...io non posso essere felice in una situazione del genere." proseguì Victoria sperando che Sergio le dicesse qualcosa.
Infatti in quel momento, Sergio si fece più serio, e si strinse un momento nel giubbotto che indossava. "E così tu hai deciso di eliminarmi completamente dalla tua vita dopo quello che hai fatto e soprattutto...che hai detto?"
"Cos'ho detto?" commentò corrugando la fronte.
Sergio sospirò, si guardò intorno - i suoi amici sembravano essere scomparsi per uno strano gioco del destino. Tornò sulla moglie, tornò sui suoi occhi che lo ferivano come delle spine sulla pelle.
"Tu eri lì con me" cominciò "Eravamo in due. E c'eravamo. Io ti ho sentita Victoria, come tu hai sentito me. E non ci credo che tu voglia rinunciare a tutto quello che abbiamo non credo che tu non sia più innamorata di me."
Victoria sentì le lacrime inumidirle gli occhi.
"Facevi l'amore come e stavi piangendo...pensavi non me ne fossi accorto? E non erano lacrime di tristezza...né lacrime di dispiacere...hai semplicemente realizzato di essere felice in quel momento."
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Trilogia con Sergio Ramos
Fiksi Penggemar"Scusa Vic, sei l'unica che non è entusiasta di passare un mese intero con quei figoni!! Al posto tuo la Spagna intera farebbe festa alla sola idea e tu sei qui come se andassi al patibolo! Chi se ne frega di programmare, non sai niente? Meglio! Ti...