Capitolo 1.24

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L'autunno aveva iniziato a farsi sentire già dall'inizio di Ottobre, erano stati mesi di piogge, forte vento e bruschi cali di temperatura.

Il freddo si era abbattuto su Madrid e su tutta la Spagna già dalle prime settimane di Novembre e ormai ci si avvicinava al periodo natalizio che iniziava già dai primi giorni di Dicembre.

Victoria intanto, era sempre super impegnata con il suo lavoro: terminato il reportage con la nazionale spagnola, aveva ripreso il suo impegno in redazione tra articoli di cronaca, reportage e interviste. Nonostante il suo lavoro le portasse via molto tempo, la sua relazione con Sergio continuava e si faceva ogni giorno sempre più solida. Il loro legame cresceva sempre di più rendendo entrambi sempre più felici.

L'atmosfera natalizia era quella che Victoria aveva sempre adorato, il Natale in famiglia, i regali, lei e sua cugina Ines ad occhi chiusi aspettando l'arrivo dei Re Magi, quel calore e quella sensazione di appartenenza che solo in situazioni come questa magica festa si facevano sentire.

Non vedeva l'ora che Madrid organizzasse il solito mercatino natalizio nel centro della città con le luci e i colori accesi che illuminavano le piazze e le bancherelle, perché quest'anno aveva un motivo in più per festeggiare il Natale e il suo motivo era Sergio.

Era il primo Natale che passava da vera innamorata e la cosa non poteva che renderla entusiasta.

Seguiva le partite in tv e quando poteva era sempre la benvenuta al Bernabeu o negli stadi spagnoli dove giocava il Real o la Nazionale. Era in contatto con praticamente quasi tutti, tra amici di Sergio e compagni di squadra, usciva spesso con loro e le loro mogli o fidanzate e passava serate divertentissime anche solo camminando per strada.

Il tutto lo immortalava in una valanga di foto con la digitale regalatale da Sergio qualche mese prima, e le appendeva in giro per la stanza per ricordarsi dei momenti felici passati tutti assieme.

Avrebbe aperto una mostra di fotografie esclusive un giorno - si diceva sempre tra sé e sé quando aggiungeva un'altra foto alla collezione al muro.

Quella mattina era super impegnata tra telefonate che fu la sua segreteria a far sì che si accorgesse dello squillo insistente del suo blackberry.

Victoria lo vide vibrare sulla scrivania e allungò un braccio sospirando, sperando non fossero altre complicazioni.

"Pronto?" disse con tono esausto.

"Che è successo?" era la voce di Sergio, la sua pillola del buon umore nelle giornate più nere di un cielo temporalesco.

"Voci amiche.." sospirò "sto impazzendo dietro a mille cose stamattina! Tu non dovevi essere all'allenamento?"

"Direi che ho finito anche.."

"Ma che ore sono?"

"L'una passata."

"L'una!? Accidenti!" si era pure dimenticata della pausa pranzo.

"Mangiamo assieme?"

Victoria guardò l'orologio al polso e sospirò. Avrebbe tanto voluto, aveva davvero bisogno del suo ragazzo, di staccare un po', ma non ne aveva il tempo materiale.

"Vorrei tanto ma non posso mi dispiace."

"Sei davvero così impegnata?"

"Sì! Non hai idea...stasera se vuoi ci vediamo.."

"Perché ti posso vedere solo di sera?" protestò il ragazzo dall'altro lato del telefono.

Sul sottofondo lo strano accento spagnolo di Cristiano Ronaldo che chiacchierava con qualcuno.

Trilogia con Sergio RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora