Capitolo 1.11

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Per festeggiare il 30 dell'esame, pubblico questo nuovo capitolo. Vi invito a votare e commentare le altre 12 FF COMPLETE che trovate pubblicate nel mio profilo. Vi ricordo che trovate questa TRILOGIA completa nel mio profilo. 

"Che fai qui?" domandò al calciatore una volta avvicinatasi.

Sergio alzò gli occhi, nascosti dalle lenti scure, come se non si fosse accorto del suo arrivo.

"Niente..stavo facendo delle telefonate." era scuro in volto, quasi preoccupato.

"Non ti ho visto a pranzo."

"Ero qui fuori."

Victoria sospirò guardandosi per un momento le scarpe. "So che sei arrabbiato per quello che ti ho detto" era il momento del discorso serio.

"Ti sbagli, non mi interessa." si alzò dal cofano della macchina, rimanendo in piedi di fronte a lei.

"Sì invece. Come interessa a me." ribatté Victoria, questa volta aveva deciso di parlare nel modo più sincero che ci potesse essere. "Non volevo essere così scontrosa ma...sono successe un sacco di cose in queste due settimane..e quello che è successo ieri diciamo che mi ha..destabilizzato."

"Fai come vuoi. A me la gente che ha paura non piace." si voltò e dandole le spalle camminò verso l'ingresso dello stadio.

Victoria lo seguì, infastidita. "Non mi puoi trattare così!!"

Sergio camminava con le mani in tasca e quell'atteggiamento indifferente che a Victoria faceva ancora di più innervosire.

"Ah no? E perché? Tu mi hai trattato anche peggio!"

"E' vero e forse ho esagerato ma...tu non puoi dirmi che io ho paura, non mi conosci! E poi non ho paura!"

Sergio si bloccò all'improvviso, voltandosi di scatto: Victoria se lo trovò ai soliti due centimetri di distanza dal viso e, ancora una volta, non indietreggiò né si spostò da quella posizione.

"Lo hai detto tu." esordì "Non possiamo nemmeno essere amici perché il tuo lavoro viene prima di tutto, perché tu sei tu e io sono io e cazzate varie, perciò perché continui a seguirmi o a interessarti? Non devi fare il tuo lavoro? Fallo."

Victoria corrugò la fronte, arrabbiata. "Hai ragione sai, nemmeno a me piacciono le persone che hanno paura."

"Oh guarda se c'è uno che non ha paura di quello che può succedere sono proprio io."

Victoria non sapeva che cosa rispondere, Sergio aveva ragione: si trattava solo di paura, maledetta paura di complicare tutto. A volte però la vita ti costringe a complicare tutto, perché solo attraverso sentieri complicati si arriva ad un traguardo che ti rende felice.

All'improvviso, prima che potesse andarsene di nuovo e questa volta per sempre, Victoria fu costretta a prendere una decisione che avrebbe cambiato tutto. Lo fermò per un braccio, d'improvviso, provando a trattenerlo malgrado la differenza di forza tra i due, Sergio, perplesso non si mosse cercando di capire cosa volesse fare.

Prima che riuscisse a realizzarlo, Victoria si alzò sulle punte dei piedi e gli prese il viso con le mani. Lo baciò.

Sergio indietreggiò di qualche passo, ma senza staccarsi da lei. Victoria si strinse maggiormente al ragazzo, inclinò il capo e gli diede un bacio. Uno di quelli improvvisi, e veri, che ti lasciano un segno indelebile nel cuore e nell'anima proprio per queste sue caratteristiche. In pochi istanti, Victoria sentì il cuore esploderle nel petto e cominciò a domandarsi perché l'avesse fatto, ogni domanda però svanì quando sentì che Sergio ricambiava quel bacio.

Trilogia con Sergio RamosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora