Siviglia si preparava per l'inizio della Feria de Abril quando Victoria e Sergio arrivarono in città.
Era un sacco di tempo che Victoria non tornava in quella che, dopo tutti quegli anni, sentiva anche un po' come casa sua. Si guardò intorno, affascinata dalla quantità di luci pronte ad accendersi a fine Marzo per inaugurare quella magica festa tipicamente spagnola e tipicamente andalusa.
"Che guardi?" domandò perplesso Sergio vedendola affascinata come un bambino di fronte ad un negozio di caramelle.
"Le luci.."
"Ah, belle vero? Ogni anno si superano devo dire.."
"Guarda che se devi andare a salutare i tuoi amici o chi altro..vai pure..io faccio un giro tanto ormai Siviglia la conosco bene.." fece, tirando fuori la macchina fotografica - come se non avesse accumulato in tutto quel tempo, abbastanza foto di quella bellissima città.
Sergio la guardò. "No. Non devo salutare nessuno."
"Ma tua madre sa che sei qui?"
"Sì. Farò un salto stasera...evito che ci inviti a cena se non vuoi morire.."
"Oh no non ci tengo."
In quel momento la testa le cominciò a girare rapidamente per una frazione di secondo tanto che dovette appoggiarsi al muro della casa lì vicino.
Inspirò profondamente - da quando aveva scoperto di essere incinta, le succedeva sempre più spesso. Ricordava di aver avuto quei giramenti prima che Andrés nascesse, perciò erano cose totalmente normali, compresa la nausea mattutina che sembrava essere apparsa improvvisamente qualche giorno prima.
"Hey, che ti prende?" fece preoccupato Sergio, prendendole il braccio.
Victoria lo guardò negli occhi. Come poteva dirgli che era incinta e che non sapeva bene chi fosse il padre? Come poteva dirgli anche solo semplicemente di essere incinta, giusto ora che tra i due le cose sembravano tornare lentamente alla normalità?
"Sì" sorrise "Sono solo stanca dal viaggio..."
Sergio la guardò negli occhi. Victoria sapeva che non l'aveva bevuta, ma fece finta di nulla e riprese a camminare.
"Sto bene Sergio, smettila di guardarmi!" protestò accorgendosene.
Sergio le camminava affianco come un bodyguard, pronto ad afferrarla nel caso crollasse per terra. Aveva una strana sensazione, come se gli stesse nascondendo qualcosa sin da quando erano partiti.
"Non ti sto guardando, ho solo paura che tu cada per terra da un momento all'altro!" protestò sincero.
Victoria lo guardò, continuando a camminare. "Sto-bene!" sospirò "Non ho nulla! Puoi stare tranquillo..era solo un giramento di testa a te non capita?"
"No." rispose, incrociando le braccia. "Però mi capita che tu mi nasconda le cose..."
Victoria sbuffò. "Non ti sto nascondendo nulla! Mi è girata la testa un momento, può succedere! Davvero non ti preoccupare.." sorrise, cercando di rassicurarlo.
Sergio continuò a camminare, senza fare altre domande, ma sempre vigile su di lei per scorgere qualche segnale e scoprire cosa avesse.
Arrivati in albergo dove Jamie aveva dato loro appuntamento, all'ingresso trovarono proprio il giornalista contento di rivedere la sua cara collega e il marito.
"Vicky Vicky Vicky!!!!!" esclamò entusiasta abbracciandola.
"Piano..." disse Sergio, ancora serio, lì vicino.
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Trilogia con Sergio Ramos
Fanfiction"Scusa Vic, sei l'unica che non è entusiasta di passare un mese intero con quei figoni!! Al posto tuo la Spagna intera farebbe festa alla sola idea e tu sei qui come se andassi al patibolo! Chi se ne frega di programmare, non sai niente? Meglio! Ti...