CAPITOLO 12

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Ebbene si, finalmente la vita aveva preso la piega giusta. Io e Andrea, insieme, senza problemi; non mi sentivo così bene dalla morte della mamma. In poco tempo rivelammo a tutti che ci eravamo fidanzati, anche se gradualmente. Libi era la persona che mi preoccupava di più perchè sapevo che si sarebbe arrabbiata, visto che non gliel'avevo detto prima, e infatti fu così.

Un difetto della mia amica è che non riesce ad essere arrabbiata con me, perciò, dopo due giorni passati senza rivolgermi la parola, tornò presto tutto alla normalità.

Mi sembrava di vivere in paradiso, con Lui sempre al mio fianco. Nonostante il tempo passasse velocemente, non ci annoiavamo nai di stare insieme.

Così passavano i giorni, i mesi, e in men che non si dica arrivai quasi alla fine del terzo anno di liceo, giusto in tempo per festeggiare due anni che stavo insieme al mio Lui. Ormai Andrea aveva 20 anni, ma frequentava gli stessi locali in cui andavamo io e le mie amiche a ballare. Da qualche tempo a questa parte, peró, ero diventata estremamente gelosa, perché avevo paura che qualcuno avrebbe potuto sottrarmi al mio amore felice.

E poi quella sera di aprile successe quello che il mio cuore temeva.

Ci eravamo organizzati in un gruppo per andare in discoteca: io e Andrea, Libi e Manuel che intanto si erano fidanzati, Robi e Giulio la nuova coppietta che si lasciava e si rimetteva insieme con una frequenza inaspettata, Costy, Luli, l'amica di Libi e Lalli con un tipo di nome Alex, il suo nuovo ragazzo con cui stava da due settimane. Insieme eravamo una bella comitiva così ci avviammo verso il locale. Le mie amiche mi avevano incitato a mettere un mini dress molto attillato e abbastanza provocante, e mi setivo molto a disagio, ma presto mi ci abituai. I capelli li avevo raccolti in una crocchia veloce, che smorzava un po' con il vestito.

Come sempre era molto affollato, ma non ci facemmo caso e Robi e Lalli si buttarono subito in pista con un drink in mano pronte a scatenarsi. Io in questi casi preferivo rimanere sobria, per controllare la situazione; però non esitai a raggiungerle al centro della sala e iniziammo a ballare. Verso mezza notte arrivai al bancone per prendere una coca e per riprendere fiato, seguita da Robi. Vidi Andrea venire verso di me:

"Tutto bene?"

"Si, alla grande" e mi diede un bacio.

Si scolò due birre e si fece spazio fra la folla per andare in pista. Mi persi in chiacchiere con Robi che mi aggiornava su Giulio; poi sentii il dj che metteva un lento, e scrutai fra le persone per cercare Andrea e invitarlo a ballare. Quando lo individuai vidi che era abbracciato a qualcuno che gli stava avvinghiato, una ragazza. Era alta, tutta curve con addosso quella che a me sembrava solo una maglietta, per quanto era corta. Per un secondo rimasi a guardarla mentre si muoveva in modo sensuale vicino al mio ragazzo. Poi vidi lei che lo trascinava dentro ad uno stanzino, per poi scomparire definitivamente.

Diventai paonazza. No, questo era veramente troppo. Ero arrabbiata, cazzo se lo ero. Come aveva potuto farlo? Avrei voluto andare li dentro a quello sgabuzzino e interrompere quello che stavano facendo, ma non lo avrei potuto sopportare. Cedetti e sentii le lacrime scendermi dagli occhi. Non potevo stare un secondo di più ad assistere a quella scena schifosa. Corsi via, con la vista annebbiata, spingendo tutti quelli che mi si presentavano davanti. Non ci potevo credere....avevo il cuore a pezzi.

COME AVEVA POTUTO TRADIRMI PER UNA TROIA? COME???

Di colpo mi ritrovai a terra. Poi realizzai che ero andata a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno...

Ricomincio da MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora