"Ho messo dentro la valigia cingomme, elastici, spazzolino, dentrifricio, crema idratante, mutande, calzini, l'occorrente per la ceretta, e..."
"Che ci faccio della ceretta a Madrid, Libi?"
"Mettila dentro e sta' zitta, non si sa mai".
Il giorno della partenza Libi non aveva fatto altro che correre per tutta la casa e buttare cose dentro la borsa, che era stracolma da un pezzo; era più agitata di quanto lo fossi io!
"Pettinati quei capelli che tuo padre ci sta già aspettando di sotto!"
mi urlò la mia amica dalla sua camera, mentre io litigavo con i jeans che non si volevano infilare. Outfit per la partenza molto semplice: t-shirt con il volto di Johnny Depp, felpa grigia, jeans e le mie Hair Max. Comparve improvvisamente sulla soglia del bagno Andrea, che mi chiese:
"Vuoi che ti accompagni all'aereoporto?"
"Come vuoi..." e l'avevo osservato mentre si richiudeva in camera sua.
In quei giorni si era veramente buttato giù, deprimendosi al massimo. Non si faceva più la barba (lui, che ci teneva ad avere il viso pulito), puzzava di alcol e lo vedevo sempre con la stessa maglietta da giorni. Non gli avevo dichiarato quali fossero i miei sentimenti verso di lui, ma forse aveva intuito che qualsiasi cosa fosse successo, non mi sarei più comportata come prima. Un po' mi dispiaceva, dopotutto era stato il mio amore incondizionato da quando ero piccola, ma mi ripromisi che ci avrei pensato dopo il viaggio. Corsi fuori, diedi un bacio a schiocco a Dany, abbracciai Nina, che mi fece le solite raccomandazioni e salii in macchina. Libi era molto dispiaciuta di non poter venire con me, perchè da sempre avevamo progettato di partire per un viaggio iniseme, e quindi le promisi che avrei fatto una marea di foto e l'avrei tenuta aggiornata.
Quante promesse! Troppe, per i miei gusti...
Nel tragitto mi arrivò un messaggio da Astrid, la mia insegnante di danza, che mi augurava buon viaggio. In quegli ultimi tempi io e quella donna eravamo diventate molto affiatate, eravamo come una grande famiglia. Il fatto era che avevo migliorato molto il mio stile di ballo, e quindi ora ero la "cocca" della maestra, per cui ero sempre quella che stava in prima linea a far vedere il giusto modo per fare gli esercizi.
L'aereoporto non era molto vicino, ma il percorso per arrivarvi sembrò durare pochi secondi; i miei compagni di classe erano già quasi tutti arrivati. Mi vennero in contro Lalli e Josh, che mi salutarono calorosamente; la mia amica mi prese sotto braccio e Josh si prese l'incarico di portare la mia valigia.
Il momento di congedare mio padre e Libi arrivò ben presto, per cui mi aggiunsi al gruppo. Fulminai con lo sguardo Fanny e Maddy che stavano ultimando il loro trucco e iniziai a parlare con le mie amiche; notai che mancava Robi, ma poi allungai lo sguardo e la scorsi mentre si stava sbaciucchiando con Giulio. Da quando si erano messi insieme non avevano fatto altro che isolarsi e baciarsi, come se gli altri intorno sparissero. Ma se Robi era felice, meglio così!
I prof annunciarono che era il momento di salire in aereo, così tutti ci precipitammo a prendere i posti migliori, schiacciando senza pietà gli altri passeggeri. Alla fine io mi ritrovai vicino a Josh, fatto che mi sorprese molto; anche con lui non avevo chiarito molte cose, ma dopo l'episodio del bacio sotto casa non ce ne erano stati altri, e quindi non sapevo che cos'ero per lui. Un'amica, o qualcosa di più? Lui si limitava a comportarsi come se fossimo amici da tempo, del tipo che se aveva un problema, mi chiamava, e viceversa.
Comunque, dietro me c'erano Costy e Lalli, che parlavano delle loro disavventure con i ragazzi, e dietro ancora c'erano Robi e Giulio, ancora appiccicati come prima. Dopo poco iniziai a parlare con Josh; aveva la capacità di iniziare un discorso e di portarlo avanti con una abilità straordinaria, onde evitare momenti di silenzio imbarazzanti. E questo mi faceva sentire a mio agio.
Il mio cervello arrivò ven presto alla conclusione che Josh per me era molto più di un amico: ogni volta che stavo vicino a lui mi sentivo super elettrizzata, e c'era un attrazione particolare, che forse non avevo avuto con Andrea.
Mi dispiace, Alice è entrata nel mondo dell'amore...
Non sapevo che fare. Sicuramente anche lui provava qualcosa nei miei confronti, senò non si sarebbe preso la briga di accudirmi, quella sera, giusto? Però non sapevo fin dove potevo spingermi oltre. Altri mille dubbi affollavano la mia mente: lo conoscevo da troppo poco, in passato eravamo stati vicini di banco e avevamo fatto due ricerche insieme, ma niente di più, e poi...e poi basta, perchè mentre era intento a spiegarmi che non dovevo aver paura dell'aereo, lo baciai. Lui sembrò sorpreso, ma poi si fece travolgere. Non so dire quanto tempo trascorse, ma so solo che ad un certo punto sentii i miei compagni di classe applaudire, e realizzai solo dopo che stavano battendo le mani alla nuova coppietta. E prendemmo il volo.

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Ricomincio da Me
Teen FictionAlice, una ragazza di 16 anni perennemente impegnata a insegiure suo padre fra un trasloco e l'altro, si trasferisce per l'ultima volta in una piccolà città, dove inizia una nuova vita. Il suo amore da favola si chiama Andrea, ed è il ragazzo di cui...