ANDREA'S POV
Stavo ballando in mezzo alla pista. Avevo bevuto piú o meno 2, o 3, o 4 birre, avevo perso il conto. Mi girava la testa ma continuavo a scatenarmi. D'improvviso mi ritrovai vicino ad una ragazza che si sta muovendo in modo sensuale e provocante; io l'assecondai. Lei mi prese per la mano e mi portó dentro una piccola stanza, senza finestre ne luce artificiale. Era tutto buio e non vedevo nulla, ma sentivo il corpo sinuoso di quella ragazza contro il mio. Si era tolta il vestito e il desiderio di mettere me mani su tutta quella roba era davvero irresistibile. Avevamo appena iniziato, quando mi resi conto di quello che stavo facendo.
Io non ero così.
Non ero mai stato uno che andava a puttane con la prima che capita.
Cos'avevo fatto?
Scostai bruscamente la ragazza da me e uscii dalla stanza,cercando di individuare Alice. L'ansia saliva, perchè non riuscivo a trovarla da nessuna parte; cercai di arrivare al bancone dove l'avevo lasciata, ma li trovai solo Robi che mi diede uno schiaffo in faccia e mi inveiva contro, puntando il dito una volta verso me, una volta in un punto della discoteca. Ero troppo preoccupato per quello che avevo fatto, per cui mi limitai a non ascoltarla e seguii con gli occhi il punto che Robi mi stava indicando. E la vidi. Era caduta a terra e un ragazzo dall'aria innocente la stava aiutando a rialsarsi. No, avevo fatto una cazzata ma non le avrei mai permesso di andarsene con uno sconosciuto.
Robi mi afferrò per un braccio e, anche se i muscoli attutirono il colpo, sentii le sue unghie che mi trattenevano; mi disse:
"Se provi a farle del male, giuro che te la faccio pagare per il resto dei tuoi giorni...".
Non le diedi nuovamente ascolto, e mi diressi a grandi passi verso la porta da cui era uscita Alice, dando manate a destra e a manca per riuscire ad oltrepassare la calca. Spalancai l'uscita ed iniziai ad urlare il suo nome.
Se ne stava andando via a braccetto con quel ragazzo, lei il viso bagnato dalle lacrime. Diamine se ero ubriaco, ma non ero disposto a lasciarmela scappare. Li raggiunsi e la afferrai per un braccio:
"Scusami Ali, l'alcol mi ha dato alla tesa, non ero consapevole di quello che stavo facendo e..."
Lei si voltò e le vidi dipinto in volto il disprezzo e la tristezza che in quel momento provava nei miei confronti.
"Non ti voglio più vedere, sparici Andrea..."mi disse quasi in un sussurro.
Il ragazzo che le stava accanto non era uno sconosciuto, era il suo compagno di classe, Josh, un inglese del cazzo che non le staccava mai gli occhi di dosso. Alla fine del terzo anno di Ali era venuto dall'Inghilterra per uno scambio culturale.
"Vattene Andrea!" ora stava urlando.
La lasciai, e non appena la vidi scomparire dietro l'angolo mi accasciai a terra. La prossima settimana sarebbe partita per Madrid con la scuola, e sentivo che avrei avuto poco tempo per riconquistarla, o quel Josh avrebbe approfittato della situazione...l'avevo persa per sempre? Sentii una presenza che si accovacciava accanto a me. Mia sorella.
"L'hai combinata grossa", mi disse Libi, con il suo tono rassicuratore.
"Cela faró a..."
"Non lo so, lei perdona, ma questa sera l'hai fatta grossa davvero. Dai andiamo a casa" e mi feci condurre alla macchina.
Ero disperato e se non fosse sato per Libi forse sarei rimasto li, con le mani fra i capelli, per tutta la sera. Quella notte la casa sembrava vuota...lei non era nel mio letto...mancava una parte di me...
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Ricomincio da Me
Teen FictionAlice, una ragazza di 16 anni perennemente impegnata a insegiure suo padre fra un trasloco e l'altro, si trasferisce per l'ultima volta in una piccolà città, dove inizia una nuova vita. Il suo amore da favola si chiama Andrea, ed è il ragazzo di cui...