ALICE'S POV
Quella sera era stata veramente terribile...non sapevo più cosa pensare! Mentre scappavo via da quella scena disgustosa avevo inciampato su Josh, il mio nuovo compagno di classe (che a dir la verità non sapevo nemmeno che fosse li), che mi aveva presa per la mano e mi aveva portata fuori, alla brezza della sera. Ero frastornata, ma accanto a lui mi sentivo protetta; aveva delle braccia forti, ma erano diverse da quelle di Andrea. Queste mi diffondevano calore, sicurezza, e qualche altra emozione che in quel momento non riuscii a decifrare.
Poco dopo che eravamo usciti sbucò fuori Andrea, palesemente ubriaco, che cercava di giustifucarsi per l'accaduto, in modo grottesco. In quell'istante era l'ultima persona con cui avrei voluto parlare, percui gli urlai di andarsene, e grazie a Dio ci lasciò in pace.
Josh non era agitato, sembrava calmo ma allo stesso tempo era premuroso, come fossimo dei vecchi amici. Perchè faceva tutto questo? Perchè si era preso il disturbo di proteggermi da quella situazione? Troppo preoccupata, decisi di non farmi troppi problemi e di affidarmi alle mani di Josh. Potenzialmente sarebbe potuto accadere di tutto.
In silenzio, senza parlare ne chiedere spiegazioni, mi condusse in un posto appartato, da dove si vedeva il mare: uno spettacolo pazzesco! Di punto in bianco iniziammo a parlare, senza imbarazzo, di me, di lui, della scuola e della imminente gita a Madrid.
Dopo quella che mi sembrò una mezz'oretta, guardò l'ora nel suo cellulare e mi disse:
"Sarà meglio che ci riavviamo. Vuoi tornare da Lui?"
"No, non mi sembra il caso. Tornerò a casa a piedi..." decisi io, con fare triste.
"Sei matta? Non ti faccio girare per le strade della città da sola alle 03:30 di notte" e senza poter protestare ci dirigemmo verso quella che sembrava la moto di Josh.
Non avevo il casco, ma il tratto da fare era poco trafficato che non ne ebbi bisogno. Aveva una moto nera luccicante, una moto simile ad una Harley, mi diceva la mia poca esperienza in questo campo; mi porse una mano per salire. All'inizio fui un po' ostica, ma poi fui costretta ad aggrapparmi a lui per non cadere. Andò piano, rispettando tutti i limiti di velocità; ad ogni semaforo si fermava e girava la testa per accertarsi che stessi bene. In realtà furono i momenti più calmi della serata, mentre percorrevamo le vie della città addormentata, io con la testa appoggiata al suo giubbotto di pelle ad ascoltare il suo respiro.
Hei Alice! Torna tra noi! Non mi dire che sei già cotta di questo ragazzo?!
Dopo poco arrivammo al vialetto di casa, e Josh spense il motore per non svegliare nessuno. Mi fece scendere con calma e mi condusse fino alla porta; la luce della camera di Andrea era accesa, e subito mi ritornarono alla mente gli avvenimenti di quella sera.
"Mi raccomando, riguardati",
mi disse Josh stampandomi un bacio sulla guancia, ma io, agendo d'impulso, gli presi il viso tra le mani e lo baciai in bocca. Le nostre lingue non si incontrarono, ma fu comuqnue un bacio dolce e caldo, senza niente di premeditato, fatto che lo rendeva romantico. Poi lui si staccò un secondo, mi attirò a se e mi baciò di nuovo. I nostri corpi erano uno accanto all'altro e fui percossa da un brivido lungo la schiena.
Fui i la prima a ri-allontanarmi, anche se in cuor mio non avrei mai voluto, e gli sussurrai:
"Buona notte..." e salii le scale per raggiungere il mio appartamento.
Trovai Dany addormentata sul divano, davanti alla tv; la presi in braccio e la portai nel suo lettino, dove mi coricai insieme a lei. Le misi vicino Mr. Tuffy e poi arrivò anche Sofia, facendo le fusa come al solito. Solo in quel momento mi resi conto di quello che era successo. Oddio...CHE AVEVO COMBINATO? AVEVO MALEDETTO ANDREA PERCHÉ UBRIACO LO AVEVO BECCATO CON UNA PUTTANELLA, E POI IO AVEVO BACIATO UNO PSEUDO SCONOSCIUTO??
Sei una cogliona!
Grazie tante, coscienza, mi sei molto d'aiuto!
Ero sconvolta da me stessa, non mi ero mai comportata in questo modo. Ero ancora incazzata con Andrea, ma provavo un attrazione particolare per Josh, e mi sentivo un po' in colpa.
«La notte porta consiglio» mi diceva sempre mia nonna, quindi mi addormentai, immaginando cosa sarebbe potuto succedere a Madrid...

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Ricomincio da Me
Teen FictionAlice, una ragazza di 16 anni perennemente impegnata a insegiure suo padre fra un trasloco e l'altro, si trasferisce per l'ultima volta in una piccolà città, dove inizia una nuova vita. Il suo amore da favola si chiama Andrea, ed è il ragazzo di cui...