CAPITOLO 25

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"Svegliaaa!!!"

Era la voce di Lisa che era intanta ad alzarmi, spalancando le persiane verdi della mia camera.

"Che-che ore sono...?"

"Sono le 7:00, ed hai esattamente 45 minuti di tempo per prepararti e scendere. Dobbiamo andare a scuola!"

"Scherzi, vero?"

"No, amore mio, la Bucconi fa la verifica di inglese e domani ci sono le pagelle. Devi. Venire!"

Appena tentai di aprire gli occhi sentii la pesantezza della sera precedente cadermi addosso. Mi sono presa una bella sbronza, e ora ne pago le conseguenze.

"C'è un'aspirina pronta in cucina. Muoviti!"

"Ti odio..."

"Grazie per la tua manifestazione d'affetto, anche io ti voglio bene." mi rispose la mia amica mentre usciva dalla mia stanza.

Dopo cinque minuti decisi di alzare il culo dal letto e andarmi a cambiare. Jeggins, maglietta a maniche corte con lo scollo a V e una felpa con zip grigia. Quando vidi il mio volto riflesso nello specchio, per poco non mi venne un colpo. Così presi subito a coprire le occhiaie con il strati su strati di correttore. Il risultato finale era meglio di quello che mi aspettavo.

Aspirina, una brioche, zaino in spalla e via alla fermata dell'autobus, pronta per un'altra noiosissima giornata.

Libi era già li, con Lalli, e la aggiornava sui fatti accaduti ieri sera.

Di colpo mi tornò tutto in mente: Josh che picchia un ragazzo, io che mi allontano, Josh che piange, e poi più nulla.

Accesi il cellulare, e, come mi aspettavo, c'erano 25 sms e 4 chiamate. perse I messaggi dicevano tutti:

"Amore scusami, non volevo"

"Sai che non sono così!"

"Ti prego torna da me"

"Ti amo, richiamami ♥"

In effetti non aveva fatto altro che proteggermi, e io gli avevo inveito contro. Era anche vero che ho paura che un giorno potrebbe alzare le mani anche con me ed io...beh non posso nemmeno immaginarlo! No, Josh però non è uno così. Lui mi ama, ed io sono stata una deficiente a cacciarlo. Volevo chidergli scusa, sperando che non fosse troppo tardi.

Durante tutto il tragitto mi rigirai fra le dita quell'anello che mi aveva regalato un po' di giorni fa, in segno del nostro amore.

Come mi aspettavo Lui non era a scuola, e le cinque ore passarono lentissime.

Nel corso dell'intervallo tutti mi guardavano di sottecchi. È notevole la velocità che impiegano gli scoop ad essere sulla bocca di tutti.

All'uscita Robi mi abbracció di slancio e mi disse:

"Stai calma, fai quello che ti senti di fare e sappi che noi ti vogliamo bene".

Non sapevo cosa la mie amiche si immaginavano che potessi fare, ma ero comunque felice del loro supporto e sorrisi docile.

Mi fermai a casa giusto per salutare Dany, che si sentiva un po' meglio, prendere una mela, e andare direttamente a casa di Josh.

Non mi aveva mai portata a casa sua, ma una volta tanto Google Maps mi servì a qualcosa. Era un palazzone grande e rivestito di marroni rossi, con qualche balcone stracolmo di fiori e piante. Cercai nel campanello il suo cognome, e poi mi decisi di suonare a "Dewane".

"Chi è?". Riconoscerei la sua voce fra mille altre.

"S-sono io..."

Silenzio.

Ricomincio da MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora