Alle 00:01 mi arrivò un mesaaggio. Era Andrea! Mi tremavano le mani e per poco non mi cadde il cellulare a terra. Il messaggio diceva:
"Oggi a scuola eri stupenda. Ti voglio bene, A ♡".
Cazzo, che voleva dire tutto questo? Se era una presa in giro ci era riuscito benissimo... Non sapevo cosa fare, cosa pensare, se rispondere o no... E sopratutto non sapevo cosa sarebbe successo l'indomani. Continuai a non dormire quella sera, fino a che la sveglia delle 6:45 non trillò.
Secondo giorno di scuola. Ci preparammo con calma, mentre Sofia era impegnata nella lotta von il mio calzino, cercando di richiamare la nostra attenzione. Nel tragitto in macchina non riuscii a guardare negli occhi Andrea, e lui non guardò me.
A scuola andò tutto liscio; chiesi alle mie nuove amiche che sport facessero, e mi risposero che Laura faceva pallavolo, Costy faceva danza moderna e lo sport di Roberta era stare sul divano a mangiare nutella.
Hahahahaha, questa ragazza è mitica!!
Domandai a Costy le indicazioni e mi disse che questo pome ci sarebbe stata la prima lezione:
"Senti, se mi dici dove abiti ti passo a prendere con il motorino!"
"Abito esattamente qui sopra, dopo la svolta a sinistra e quella curva stretta"
"Ma non mi dire! Io abito vicino a te!", intervenne Lalli.
"Wow!" esclamai io,"Così ci possiamo vedere! Comunque va bene Costy, per questo pome è ok".
Dopo le 5 ore salutai le mie amiche e aspettai che Libi arrivasse; mi misi le cuffie, ma poco dopo qualcuno me le strappò. Era Andrea. D'istinto mi spostai, ma lui mi prese per il braccio e si avvicinò a tal punto che non potei fare a meno di guardare la sua bocca. Sentivo il suo respiro sulla mia pelle, i suoi occhi azzurri che fissavano i miei, mi accarezzò la guancia e mi disse:
"Dio, ma come ho fatto a non accorgermene prima...?".
Che intendeva dire con questo? Che era brutta? Che non gli piacevo e che non gli sarei mai piaciuta? Avrei giurato che lui riuscì a sentire i battiti accellerati del mio cuore, perchè gli scappò un sorriso.
Dal corridoio si sentì la risata contagiosa di Libi insieme ad una voce maschile; Andrea si spostò da me ed iniziò a scrutare la sorella, in compagnia di un ragazzo che le teneva un braccio attorno alle spalle. Era Manule, il cameriere, e a quanto pare aveva legato bene con la mia amica. Andrea assunse uno sguardo cupo. Libi salutò il suo amico e si diresse verso di noi con aria serena. Andrea disse scontroso:
"Chi era quello?"
"Dai Andri, adesso non fare il protettivo; è solo un'amico"
"SOLO UN AMICO? A me non sembra da come mi teneva sotto braccio".
"Dai, ora non ti arrabbiare, lo conosco, ha buone intenzioni" mi intromisi io e gli toccai il braccio.
Lui sembrò rilassarsi con il mio tocco, mi guardò con aria dolce e ci avviammo verso la macchina...
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Ricomincio da Me
Teen FictionAlice, una ragazza di 16 anni perennemente impegnata a insegiure suo padre fra un trasloco e l'altro, si trasferisce per l'ultima volta in una piccolà città, dove inizia una nuova vita. Il suo amore da favola si chiama Andrea, ed è il ragazzo di cui...