ALICE'S POV
"Come ti senti, piccola mia?"
"B-bene...mi puoi dare una barretta kinder?".
Povera sorellina mia. Aveva preso la febbre alta. La cosa che mi preoccupava è che era molto alta, e che la bimba si sentiva debole; Nina mi aveva detto di non preoccuparmi, ma io ero comunque in pensiero.
Quella mattina mi ero finta contagiata, e grazie alle mie abili doti nel fingere, avevo convinto Nina a farmi rimanere a casa. Avevo fatto di tutto per rallegrare la mia sorellina, ma al secondo episodio dei My little pony lei si era addormentata, e quindi l'avevo lasciata risposare con Mr Tuffy.
Nel poneriggio mi ero sentita con Josh via sms:
"Amore mio! Dany 40 di febbre :/"
"Cazzo...posso essere d'aiuto? :'("
'Puoi dirmi che mi ami?♥"
"Sono da te fra cinque minuti ♥".
Awww questo ragazzo sa leggere nel pensiero!
Dopo pochi minuti sentii il rombo della Harley nel vialetto di casa, e d'istinto mi sporsi dalla finestra. Eccolo, nel suo giubbetto di pelle, il casco integrale, i jeans e un paio di Blazer. Percorse i gradini che conducevano al portone di casa mia a due a due, e suonò il campanello. Gli aprii la porta e lui bisbigliò:
"Spero di non aver svegliato Dany..."
"No, stai tranquillo" gli risposi con un'occhiolino.
Lo invitai dentro e gli offrii una coca. Prima che potesse sedersi gli stampai un bacio sulla bocca. Dopo tutto questo tempo, quando si creava ancora un contatto fra noi, sentivo le farfalle nello stomaco. Quando gli appoggiai le braccia intorno al collo, e lui mi cinse la vita, mi sentii mancare. Da un piccolo bacio quale si era presentato, era diventato un bacio focoso, lui mi baciava con foga e intanto mi accarrezzava i cappelli. Era passato dalla bocca al collo, e quando mi strofinò le sue labbra contro la pelle, non potei fare a meno di farmi sfuggire un piccolo gemito. Intanto aveva lasciato perdere i capelli e era arrivato nella schiena, e quando infilò le mani nelle tasche posteriori dei miei jeans un brivido mi percorse la schiena. Mi attirò a se. Sentivo i suoi pettorai scolpiti cotro il mio petto.
Poi lui, si staccò dolcemente da me, come se avesse paura di andare oltre, e si sedette con il suo bicchire di cola. Dopo qualche altro bacio, mi disse:
"Questa sera un mio amico da una festa questa sera, alla solita discoteca. Vogliamo andare?"
"Non so...Dany non sta bene..."
"Ah, giusto...".
Leggendo la delusione nei suoi occhi però aggiunsi:
"Magari però posso sentire se Nina è disponibile, e con un po di fortuna ci raggiungerà!"
"Ti amo"
"Io di più".
Alle dieci tutto era pronto. Dany a letto a casa di Nina, dopo una buona minestra, e Libi che ci aspettava di sotto con la macchina di Manuel. Io avevo tirato fuori un vestitino corto e un paio di calze a rete, con degli stivaletti. Josh appena mi vide esclamò:
"Dove credi di andare conciata così?"
"Perchè, non trovi che sia carina?"
"Trovo che tu sia uno schianto, ma non voglio che tu ti vesta così... Penso che ricordi anche tu cosa è successo con Michael..."
"Si, stai tranquillo" e gli avevo schioccato un bacio nella guancia.
A volte é un po' troppo prottettivo, e a me da fastidio...
Il locale era stracolmo di persone, ma non ci feci troppo caso. Ben presto mi ritrovai con una birra in mano e Edoardo, il festeggiato, si destreggiva fra gli invitati come se fosse a casa sua. Decisi di mandare al diavolo la mia teoria del non-bere e mi scolai una birra in un paio di sorsi.
"Vacci piano con queste",
mi aveva sussurrato Josh, ma io, impavida, mi ero rivolta verso Libi e l'avevo raggiunta in pista.
Ellie Goulding, con Burn, rimbombava nel locale.
Verso le 02:00 avevo già bevuto tre birre, e il pavimento della discoteca traballava pericolosamente sotto i miei piedi. Incurante del fatto, ne ordinai un'altra al bancone.
Che cazzo stai facendo? TI È DATO DI VOLTA IL CERVELLO?
Ssshhh, zitta per una volta coscienza! Anche Lisa ci dava dentro con il ballo, e insieme a Maunel era davvero molto affiatata. Io e Josh avevamo ballato insieme un paio di volte, poi i suoi amici se l'erano portato via.
Poi di colpo mi trovai a muovrmi di fianco ad un tipo che mi palpava. E poi successe tutto così velocemente che non capiii più nulla. La mia vista da ubriaca fraducia aveva individuato Josh arrivare di gran carriera e sferrare un pugno sul naso del ragazzo davanti a me. Dato che lui era avvinghiato a me, quando cadde a terra, io lo seguii, e mi sporcai tutto il vestito del suo sangue fuoriuscente dal naso. Poi vidi Josh avvicinarsi e dire:
"Oddio Ali, ti sei fatta male...?".
Ma io gli rivolsi uno sguardo in cagnesco. Il malcapitato era ancora a terra e sentii il mio ragazzo che mi sollevava da terra dicendo:
"Vieni, andiamo a casa"
"Io non vado da nessuna parte!"gli dissi scrollandomi dalla sua presa.
Lui sembrò meravigliato. Poi venni strattonata altrove da Libi, che mi portava verso l'uscita.
In pochi passi fummo fuori dal locale, e venni investita dal freddo della sera.
"Alice, aspetta!" mi urlò dietro Josh.
"Lasciami stare! Tu sei geloso, sei troppo possessivo! Mi devi lasciar respirare!"
"Ma porcoddio, un perfetto sconosciuto stava palapando la mia ragazza! Dovevo stare a guardare?"
"Ed è la seconda volte che fai a botte con qualcuno per colpa mia..." gli dissi con tono amareggiato.
Vidi la paura nei suoi occhi. Mi afferrò in una morsa il braccio:
"Ti prego, scusami...non andare..."
"Ahia! Mi fai male! Lasciami subito!".
Lui sembrava stupito, non poteva credere alle sue orecchie.
"Josh, lasciala stare! Andiamo Alice..." e venni strattonata nuovamente verso ma macchina.
Montai nel sedile del passeggero e Libi chiuse violentemente lo sportello.
"Ti prego Ali, non mi lasciare..." mi diceva con le lacrime agli occhi Josh.
Manuel partì sgommando. Non mi voltai a guardarlo. Solo poco dopo realizzai che lo avevamo lasciato a piedi. La mia amica mi aveva riaccompagnata a casa, e mi aveva mandata a letto dicendo:
"Vedrai che si sistemerà tutto...",
e, un po' per il sonno, un po' per le birre di troppo, mi addormentai subito. Solo la mattina seguente realizzai veramente quello che era successo...
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Ricomincio da Me
Teen FictionAlice, una ragazza di 16 anni perennemente impegnata a insegiure suo padre fra un trasloco e l'altro, si trasferisce per l'ultima volta in una piccolà città, dove inizia una nuova vita. Il suo amore da favola si chiama Andrea, ed è il ragazzo di cui...