Aiutarmi da sola?

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Capitolo 47:



Aiutarmi da sola?

15 Marzo 3019 _ 3° Era della Terra di Mezzo

Come ho già detto poco fa, non è altro che una bolla quella che mi avvolge e mi isola dal mondo circostante. Una bolla sottile eppure così fitta che non lascia passare alcun dettaglio dell'esterno. E all'interno di questa bolla mi sento così bene che il mio corpo non vuole reagire e uscirne. Un po’ come quando ci si accoccola sotto le coperte e si crea quel posticino caldo e morbido in cui affondare nel mondo dei sogni e quando, alle prime luci dell’alba, viene il momento di alzarsi… beh una parte di noi vuole restare in quel posto che sentiamo tanto sicuro.

Si dice sempre che quando la morte si avvicina a noi è questione di pochi istanti: chiudi gli occhi e quando li riapri - qualche istante più tardi - ci sono bianche scogliere e una debole cortina di pioggia copre delle verdi colline e una musica dolce e melodiosa risuona in ogni angolo... ma non si dovrebbe sentire quel che dicono gli altri, non ci si dovrebbe sentire come mi sto sentendo io in questo momento.

<< Celebril? Celebril?! >> Amdir continua a chiamarmi e i Valar soli possono conoscere con certezza la voglia che ho di rispondergli, di fargli sapere che ci sono, che lo sento e che non me ne sono andata.

Nei libri della biblioteca di Elrond, quei volumi immensi e in parte antichi si dice che i Valar ci hanno sempre protetti, che amano vederci vivere su questa terra che loro stessi hanno creato e poi... beh poi si dice che siano felici di vedere i propri figli - così ci chiamano - felici. Ma se è vero, perchè non ci avvisano che stiamo superando la linea di confine tra vita e morte? Perchè non ci indicano chiaramente che la nostra vita, compiendo questa scelta, ci verrà strappata? Per invidia?

<< Amdir riesci a dirmi come sta? >> domanda Ennon sbucando alle mie spalle.

<< Male. Ha perso i sensi e dobbiamo portarla fuori da qui, in più dobbiamo anche preoccuparci di Legolas e di suo fratello: impazziranno appena la vedranno >> risponde Amdir continuando a stringermi la mano.

<< Per non parlare di Gimli e dei Gemelli… di certo non faranno i salti apprendendo una simile notizia >> continua Ennon preoccupandosi di cosa farà la mia famiglia quando lo scoprirà.

<< Io non posso staccarmi da lei: posso aiutarla se riesco a portarla fuori da qua. Una volta in un luogo migliore e più sicuro potrò visitarla e dirvi con certezza cosa le è successo e se c’è la possibilità, per quanto remota possa essere, di riaverla con noi >> spiega Amdir al nostro amico.

Mi sono sempre fidata di loro due, sono sempre stati sinceri con me e hanno sempre cercato di aiutarmi a superare ogni problema – anche quelli più stupidi – che la vita mi poneva davanti.

<< Allora facciamo così io penso ai due impazziti e tu a lei >> riflette Ennon.

In questo momento vorrei sorridere, vorrei scoppiare a ridere per quella che sarà la reazione di Legolas non appena capirà in che guaio mi sono andata a cacciare.

<< Perfetto. Fa presto, non voglio perderla >> conclude Amdir prima di richiudermi la tunica e dirmi:

<< Ora, Celebril mi serve tutta la tua collaborazione: ho promesso di aiutarti ma ora devi iniziare ad aiutarti un po' da sola >>

Aiutarmi da sola. Come si fa ad aiutarsi da soli quando si lotta contro la morte? Quando si ha la certezza che qualunque passo deciderai di fare non porterà a molto se non conosci esattamente i puti deboli del tuo nemico?

<< Ennon cosa diavolo stai cercando?! >> la voce cavernosa di Gimli è una certezza.

<< Zitto, Nano. Ascoltami bene poichè non ho tempo per ripetertelo: Celebril è ferita perciò devi dirmi dove sono Aragorn e Legolas: è meglio che sia io ad avvertirli >> spiega velocemente Ennon.

La voce è ansiosa, preoccupata e sono certa che Gimli sia divenuto d'un tratto bianco come la pietra del Fosso.

<< S-sono, sono andati nel palazzo per richiesta di Theoden... Ennon? Ce la farà? >> come mi aspettavo la sua voce è divenuta bassa e insicura, come se non riuscisse a essere lo stesso Gimli di prima.

<< Non lo so. Tu però... però tu speraci >> risponde Ennon.

<< Miei Valar... era accanto a noi, combatteva senza troppi problemi e... e sapeva perfettamente quello che faceva. Qualunque cosa accada non appena avrò fra le mani quelle creature gliela farò pagare a suon di lama! >> risponde poco dopo il Nano calciando - presumo, visto il rumore metallico che proviene dalla sua direzione - un'arma del nemico.

<< Sta pur certo che questo accadrà senza alcun dubbio: mai far arrabbiare un Elfo >> risponde Ennon allontanandosi dal mio amico.

<< Aspetta Orecchie a punta! Vengo con te, si sa mai che debba placcare quei due spilungoni! >> risponde Gimli correndo dietro il mio amico.

Non voglio lasciarlo, Gimli è sempre stato allegro e solo ora riesco a capire come faccia a superare ogni situazione complessa... credo che sia nella natura dei Nani reagire al dolore e alla paura col sarcasmo... almeno prima di darsi alla birra.

<< Ci serve un letto >> dice Amdir entrando nel palazzo.

Davanti ai miei occhi vi è una luce diversa. Fredda ma in un certo senso calda e accogliente, fuori la pioggia deve essere terminata e la coltre di nubi nere che la scorsa notte riempiva il cielo sopra le nostre teste si deve essere sciolta lasciadno filtrare i deboli e coraggiosi raggi del sole.

<< Ne abbiamo uno in quella stanza... Non credo che Celebril se ne dispiacerà >> risponde Theoden indicando la mia stanza.

<< Theoden... è per lei che serve quel letto >> il sussurro di Amdir fa fermare di colpo il Re che cercando di riprendersi afferma:

<< Vuoi che avverta Legolas e Aragorn? >>

<< No, ci sta già pensando Ennon. A lei ci penso io... cerca di tenere lontano tua nipote e i curiosi >> risponde l'Elfo che mi tiene tra le braccia.

<< Va bene. Non preoccuparti ci penso io >> risponde l'Uomo lasciando che Amdir mi porti nella mia stanza e mi faccia stendere sul letto.

Come reagirà la mia famiglia? Non lo so ma la cosa che ora mi fa più paura è la sensazione di morte che temo ci possa essere davanti al mio sguardo. Non voglio pensare a come si possano sentire, non voglio morire in questo modo, non era così che volevo andarmene. Non volevo andarmene senza averli rivisti un'ultima volta... non lo volevo.

<< Celebril ascolta devi promettermelo... non puoi andartene ora >> mi dice Amdir slacciando la tunica e spogliandomi quel tanto che basta per potermi aiutare, per poter controllare la ferita o qualunque cosa io abbia.

Non me andrei per mia volontà in ogni caso...

Angolo autrice:

Mercoledì nuovo capitolo!

Celebril ce la farà? Lo scoprirete nel prossimo capitolo, nel frattempo vi chiedo di dirmi le vostre opinioni soprattutto su come la prenderanno Legolas e Aragorn!

P.s. Scusate per il capitolo un po' corto, il prossimo sarà certamente più lungo.

Celebril di GondorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora