Celebril di Gondor

Imladris... addio

Capitolo 4:

Imladris... addio

|"È pericoloso, Frodo, uscire di casa: ti metti in strada e se non dirigi bene i piedi non sai dove puoi andare a finire"|

(Bilbo Baggins)

25 Dicembre 3018 _ 3°Era della Terra di Mezzo

I giorni qui a Imladris sono volati e così il giorno della nostra partenza per il Monte Fato ci è piombato addosso. Non è ancora l'alba ma siamo già tutti pronti. Io indosso un paio di pantaloni neri, un corpetto bianco e gli stivali. Ovviamente al dito ho il mio inseparabile anello di Gondor. I capelli sono liberi dietro le spalle, lontani dal viso grazie a un paio di trecce. Nel cortile della Casa di Elrond si è riunito un piccolo gruppo di Elfi che salutandoci ci augurano il meglio.

<< Fa attenzione amore mio e abbi cura di Celebril. Voglio potervi rivedere e abbracciare al vostro ritorno >> sussurra Arwen ad Aragorn che si limita ad annuire. Non c'è allegria nel cuore di mio fratello, si vede che teme di non poterla rivedere ma, nella vita bisogna anche rischiare e avere fiducia. In questo sono molto più brava io, sono più avventata rispetto a lui, mi butto di più nelle cose e soprattutto ho ancora un po' di speranza, forse anche grazie alla luce della Luna e alla promessa che le feci.

# Flashback #

<< Celebril lei non ti può sentire, ma ti sarà sempre vicina >> le parole di Elrond mi colpiscono in pieno. Come si fa a spiegare a una bimba che non rivedrà più la sua mamma? Esiste un modo per dirle una cosa del genere? Probabilmente no.

<< Ma io le voglio bene... >> ribadisco io con le lacrime agli occhi.

<< Ti ricordi cosa diceva sempre? >> mi chiede d'un tratto Elrond abbracciandomi dolcemente.

<< Che... Che nella vi... ta non bisogna mai arrendersi >> rispondo. Nella mia mente si forma un pensiero. Qualche ora più tardi, nella mia piccola stanza guardo fuori dalla finestra e mi confido con la Luna:

<< Non perderò mai la speranza, non mi arrenderò... lo devo anche a lei... >>

Con le lacrime agli occhi mi addormento.

# Fine flashback #

Quello stesso pensiero mi ha spinta a non arrendermi, mai. Scuoto la testa nella speranza di rimuovere quella promessa, quel ricordo. Stranamente ci riesco.

<< Torneremo interi, non preoccuparti Meleth Nìn >> risponde prima di raggiungerci.

<< Pronta? >> mi chiede Legolas abbracciandomi dolcemente e in modo discreto. Sorrido.

<< Ovvio che lo sono... e tu lo sei? >> rispondo guardandolo negli occhi. Noi ci siamo sempre sfidati così, è un modo per dimostrarci l'affetto che proviamo (affetto? No Celebril questo è più che un semplice affetto tra amici).

<< Se essere pronto vuol dire poter passare del tempo in tua compagnia, ancora una volta, allora sì sono pronto >> mi risponde sorridendo.

<< Fate buon viaggio miei cari amici >> dice Glorfindel guardandomi negli occhi. Sorrido e lo abbraccio.

<< Mi mancherai, Glorfindel >> gli sussurro stringendolo di più. Ricambia la stretta e risponde:

<< Anche tu ma appena tornerai avremo tante cose di cui parlare: parleremo di una vera avventura... una tua vera avventura >>.

"Tornare... tornerò? Torneremo? Rivedrò mai questa terra? Rivedrò mai la mia famiglia?" penso io lasciando cadere una lacrima sulla spalla del mio amico che aggiunge: