Tutta opera di Melkor

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Capitolo 7:

Tutta opera di Melkor

|Combattere se stesso è la guerra più difficile; Vincere se stesso è la vittoria più bella|

(Friedrich Von Logau)

10 Gennaio 3019 _ 3°Era della Terra di Mezzo

La mattina ci sorprende avviluppati nelle calde - anche se un po' crespe - coperte. Apro lentamente un occhio e poi l'altro. Davanti al mio viso ecco che compare il volto bello e sorridente di Legolas.

<< Buongiorno Celebril >> Mi saluta mettendosi a sedere con le gambe incrociate mentre si sistema i lunghi capelli biondi sulle spalle. Lo imito iniziando a guardarmi intorno. Gli altri si stanno preparando per la colazione tra risate e battutine... non sempre molto caste.

<< Di cosa stanno parlando? >> chiedo a Legolas, certa che lui conosca la discussione sebbene non ne partecipi attivamente.

<< Del tuo fondoschiena... ma ora hanno deviato l'argomento su qualche Nana che abita nella casa di Gimli e che deve essere - secondo i racconti di Gimli - molto carina e.. attiva tra i Nani >> risponde lui ridacchiando nel notare - subito dopo - la mia faccia sorpresa.

<< Maschi! >> rispondo raggiungendoli seguita dall'Elfo.

<< Giorno a tutti! >> li saluto prendendo posto accanto a Gandalf che mi guarda, mi sorride e mi dice:

<< Giorno a te, Celebril >>

Mio fratello mi sorride porgendomi una tazza di the ancora bollente che accetto volentieri prima di soffiarci sopra per raffreddarla un pochino. Quel tanto che pasta per non abbrustolirmi la lingua mentre la bevo. La colazione si svolge nel silenzio più completo anche se spesso gli Hobbit animano il tutto con battute e litigi su quale tazza appartiene a ognuno di loro scatenando, ovviamente, le nostre risa.

<< Cosa faremo oggi? >> la domanda di Boromir riporta all'attenzione di tutti la missione e il compito che grava sulle nostre spalle. Spero vivamente che tutto questo porti a qualcosa. O meglio spero che i nostri sforzi portino alla sconfitta di Sauron.

Mi guardo attorno e mi scopro immersa nel boschetto in cui abbiamo trovato riparo dopo lo scontro con gli Uruk-hai ieri sera. Nel guardarmi intorno riesco a intravedere la strada che porta al monte: strano credevo d'aver camminato più tempo la notte scorsa per raggiungerlo... anche se magari è stata l'adrenalina per lo scontro a farmi proseguire di più e con più velocità.

<< La cosa migliore sarebbe provare ad aggirare questi alberi e cercare nuovamente il sentiero per il Caradhras... non possiamo fare altro al momento. Tuttavia temo che saremo spesso e volentieri vittime degli attacchi d'Orchi e Goblin >> le parole di Aragorn ci fanno annuire mentre richiudiamo gli zaini e prendiamo il cammino. Voglio proseguire. Sono pronta e lo scontro di ieri non ha fatto altro che aumentare in me la voglia per vincere contro il Male.

<< Posso farvi una domanda? >> chiede Merry dopo pochi minuti di cammino incessante tra l'umidità di questa "foresta" che a me appare fin troppo bagnaticcia e la foschia che crea non mi piace. Non sono così i boschi e le foreste a cui sono abituata e un tempo ricordo bene che questa era una delle mie preferite per la luce, gli animali che canticchiavano e la temperatura più mite, anche in pieno inverno.

<< Forza, Merry, esponici i tuoi dubbi o le tue curiosità e noi saremo ben lieti di risponderti per quanto in nostro potere >> lo sprona Gandalf guardandolo sorpreso da un tal desiderio di conoscere ed imparare. Durante i suoi viaggi, l'Istar, ha sempre notato quanto gli Hobbit fossero schivi nel dover affrontare avventure e viaggi che li portavano lontano dalla propria casa per periodi più lunghi di qualche ora. Per loro la cosa fondamentale è il cibo e non riescono a non cedere al suo richiamo.

Celebril di GondorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora